L'incrocio con la Sampdoria, alla giornata numero 31, non solo riporta Firenze al recente passato, al corso Montella e a un addio burrascoso, ma pone Paulo Sousa di fronte a un bivio ricco di spine. Solo con i tre punti il tecnico può restituire linfa alla fiamma europea, rilanciare la candidatura viola in ottica Champions. Nella corsa che coinvolge Inter e Roma, la Fiorentina appare ai più un passo indietro, per condizione e momento. Fiato corto, acciacchi, il peso di una stagione lunga con una rosa corta.
Occorre quindi far quadrato e sfruttare al meglio le proprie qualità, chiamando in causa giocatori fin qui utilizzati con il contagocce, specie in campionato. La squalifica di Kalinic porta alla ribalta Babacar. Il senegalese non conosce ancora il suo futuro, ma vuole lasciare un'impronta in questa stagione in secondo piano. Alle sue spalle un terzetto di qualità, in cui spicca la presenza di Ilicic. L'ex Palermo - segreto mal celato di un ottimo avvio di stagione - vive, come altri compagni, un periodo difficile. Dopo il mercato invernale, un passo indietro nella batteria offensiva, ora un'occasione, importante. Ai lati di Ilicic, Tello - contento dell'esperienza italiana - e Bernardeschi. Il gioiellino azzurro rientra a Firenze dopo la prima esperienza in nazionale, uno scontro frontale con il muro teutonico - e si gioca una maglia da titolare con Kuba.
A preoccupare è soprattutto la condizione di Borja Valero. Fastidio - non nuovo - al piede destro, allenamento differenziato, con l'obiettivo di presentarsi domenica pomeriggio in campo. In caso di forfait, via libera a Vecino al fianco di Badelj.
Difesa a quattro a protezione di Tatarusanu. Gonzalo Rodriguez e Astori coppia centrale, esterni bassi Tomovic (Roncaglia) e Alonso.
Sousa non può disporre di Mati Fernandez.