Hellas Verona - Carpi da dentro o fuori, tra speranze e paure

E' vivere o morire, sportivamente parlando. Win or go home, direbbero dall'altra parte dell'oceano: vincere o tornare a casa, a testa bassa, senza avere probabilmente più speranze, o comunque vederle ridotte al lumicino. Queste, in sintesi, le motivazioni che Hellas Verona e Carpi metteranno in campo al Bentegodi giocandosi una fetta bella corposa di salvezza, con gli scaligeri obbligati a vincere se vogliono avere ancora una minima speranza di salvarsi, tornando a meno sei dal Palermo di Novellino.

Stesso dicasi per il Carpi di Castori, ritrovatosi dopo la vittoria contro il Frosinone di domenica scorsa che cerca il bis in terra scaligera per provare a sfruttare un eventuale passo falso dei ciociari contro la Fiorentina ed agganciare, virtualmente al quart'ultimo posto i rosanero fermatisi ad Empoli ieri sullo 0-0. Occasione da non perdere, per l'una e per l'altra squadra, che giocheranno ovviamente con la paura di perdere, con una sconfitta che potrebbe risultare decisiva, ma anche con la voglia di portare a casa tre punti a dir poco fondamentali a questo punto della stagione.

Le ultime dai campi

Delneri potrebbe scegliere il 3-5-2, archiviando il 4-4-2 e preferendo Rebic alle spalle di Toni, con Pazzini inizialmente in panchina. Davanti a Gollini, la linea a tre potrebbe esser composta da Pisano, Moras ed Helander. Gilberto a destra (preferito a Wszolek), Fares a sinistra gli stantuffi della fascia, mentre Greco potrebbe agire da regista con Ionita e Marrone ai suoi lati.

Castori non sembra avere dubbi di formazione: migliorano le condizioni di Mbakogu, con il protagonista della scalata in A che potrebbe addirittura prendere il posto di Mancosu davanti. Lollo alle sue spalle, con Di Gaudio e Pasciuti sugli esterni. Bianco e Cofie, come al solito i centrali di centrocampo. Davanti a Belec, infine, linea a quattro con Zaccardo e Letizia ai lati di Gagliolo e Romagnoli.