Ottocento minuti al termine del campionato. Minuto più, minuto meno. I secondi scandiscono i passi delle squadre che sembrano avere le ore contate, che rischiano e rischieranno fino all'ultima giornata di un campionato bellissimo, la retrocessione in Serie B. Situazione a dir poco ingarbugliata e molto equilibrata, con cinque squadre che sembrano rimaste a giocarsi i restanti due posti per la permanenza nella massima serie: Udinese ed Atalanta davanti a tutti, Palermo a seguire, con Frosinone e Carpi che, ad oggi, tornerebbero in cadetteria. Il Verona osserva tutti dal basso verso l'alto, con la speranza, domenica al Bentegodi, di riaccendere la bagarre. Difficile, ma non impossibile. Presupposto principale è quello di stabilire, orientativamente, la quota salvezza, che potrebbe essere ottenuta con 37-38 punti. 

Partiamo proprio dagli scaligeri, fermi in ultima posizione praticamente dalla prima giornata di campionato. Otto i punti che separano Delneri da Novellino, quart'ultimo, sette e sei invece il distacco da Frosinone e Carpi. L'Hellas di Toni e Pazzini ha un solo imperativo, per ora: battere il Carpi domenica per puntare ad una clamorosa rimonta. Calendario tutt'altro che impossibile, quantomeno sulla carta, perché sebbene sul cammino degli scaligeri ci siano anche Juventus e Napoli, le sfide contro Frosinone in casa e Palermo fuori potrebbero dare ulteriore fiducia verso un sogno chiamato salvezza. Necessario, inoltre, raccimolare punti in trasferta a Bologna, Empoli e Sassuolo, tre squadre che non hanno più obiettivi di classifica. 

In penultima posizione il Carpi di Fabrizio Castori, tornato in corsa dopo la vittoria di domenica pomeriggio contro il Frosinone. Il rigore di De Guzman permette agli emiliani di giocarsi ancora le residue speranze di salvezza paradossalmente senza nulla da perdere: quattro gare, le prossime, che decideranno verosimilmente le sorti di Lasagna, Di Gaudio e compagni. Due trasferte a dir poco decisive al Bentegodi di Verona, prima sponda Hellas, successivamente contro il Chievo già salvo. In mezzo, il Sassuolo di Di Francesco nel derby, prima di ospitare il Genoa di Gasperini abbondantemente salvo a metà classifica. Alla sedicesima, inoltre, la sfida contro l'Empoli che potrebbe risultare decisiva: 13 punti potrebbero bastare, il problema resta quello di farli. Alla penultima, infine, la sfida contro una Lazio sazia e stufa di un campionato anonimo, potrebbe consegnare a Castori uno storico traguardo. 

Nel limbo, idealmente, c'è in questo momento il Frosinone di Roberto Stellone, che ha sprecato un'ottima occasione a Carpi per fare un ulteriore passo verso la salvezza dopo la vittoria contro l'Udinese al Matusa. Calendario tutt'altro che semplice per i romani, che nelle prossime due gare in casa affronteranno prima la Fiorentina, poi l'Inter. Saranno decisive le sfide contro Chievo ed Hellas, che decideranno gran parte del destino dei ciociari così come per il Carpi. La sfida del 24 Aprile contro il Palermo potrebbe essere un dentro o fuori, condirerando che nelle ultime tre, fatta eccezione per la sfida contro un Sassuolo senza velleità di classifica, Ciofani ed i suoi dovranno vedersela contro Milan e Napoli, entrambe in esterna. 

Salvo, quantomeno oggi, sarebbe il Palermo di Walter Novellino, ultimo allenatore di una lunghissima, forse troppo, lista di mister passati sulla panchina rosanero in questa nefasta stagione. Calendario alla mano, dopo la sconfitta contro il Napoli del Barbera, i rosanero potrebbero sfruttare i prossimi tre turni contro squadre senza particolari ambizioni per racimolare punti decisivi: prima ad Empoli, dove Giampaolo ed i suoi sono in notevole difficoltà, poi in casa contro il Sassuolo di Di Francesco e la Lazio di Pioli saranno in palio punti pesantissimi. Tutto si deciderà, verosimilmente, tra la 15^ e la 16^, quando al Barbera arriverà l'Atalanta di Reja, prima di volare a Frosinone. In chiusura, tris con Sampdoria, Fiorentina e Verona in casa, ma la salvezza si giocherà precedentemente. 

Si chiude, infine, con le due squadre meglio posizionate in classifica attualmente, ma che paradossalmente stanno vivendo la peggiore situazione interna tra le litiganti. Sia Atalanta che Udinese vengono da strisce negative imponenti: soprattutto i bergamaschi, dopo un girone d'andata impressionante, hanno mollato la presa ed ora hanno tutto da perdere. Decisiva sarà la sfida di pranzo di domenica, quando all'Atleti Azzurri d'Italia arriva il Bologna: un successo per uscire dalla crisi, altrimenti la situazione potrebbe anche precipitare. Proprio tra le mura amiche si decideranno le sorti dei neroazzurri, che ospiteranno Bologna appunto, Milan, Roma, Chievo e Udinese. Otto punti potrebbero bastare.  

Precipitata come per Colantuono ad Udine, con il patron Pozzo costretto ad intervenire rimediando con De Canio, chiamato ad un'impresa per rimettere in piedi una stagione deludente. Il calendario è tutt'altro che favorevole ai friulani, che dopo la sfida di domenica al Mapei Stadium di Reggio Emila ospiteranno il Napoli. La trasferta di Marassi contro una Samp quasi salva e la sfida interna contro il Chievo potrebbero far fiatare in vista del rush finale: Fiorentina al Friuli, trasferta a San Siro contro l'Inter, Torino in casa e, infine, Atalanta a Bergamo e chiusura contro il Carpi in casa, in quello che potrebbe diventare uno scontro decisivo per le sorti dell'una e dell'altra.