Il Milan si ferma al palo, possibile facile sintesi della partita di ieri al Bentegodi contro il Chievo di Maran. Il Milan ha avuto il giusto atteggiamento di fatto solo nella ripresa e nonostante questo, ancora una volta, non è riuscito ad attivare in attacco la coppia Menez-Bacca, finita così in maniera inevitabile sul banco degli imputati del giorno dopo.

Soprattutto il colombiano sembra essere tornato nel mirino della critica, nonostante i numeri e la dimostrazione di sapere che cosa fare quando gli capita il pallone giusto in area di rigore. Se gli capita, però. Nelle ultime partite, infatti, il Milan è tornato a fare tanta fatica nella costruzione della manovra d'attacco. Colpa delle assenze, colpa di un appannamento degli uomini chiave, costretti a giocarle tutte per mancanza di alternative valide nei rispettivi ruoli, fatto sta che anche a Verona i pericoli per Bizzarri si possono tranquillamente contare sulla punta delle dita. Se poi sprechi quel poco che costruisci ecco che la situazione si fa ancora più complicata. Tornando a Bacca, la critica principale nei suoi confronti e che non sia in grado di dialogare con la squadra. Probabilmente vero, ma forse non il punto su cui focalizzarsi maggiormente. Il singolo per esaltarsi ha bisogno di una squadra che cerchi di esaltarne le qualità. Se Bacca è un formidabile cecchino e si pretende di fargli fare il regista offensivo c'è qualcosa che non va.

Menez potrebbe essere un regista offensivo, se solo lo volesse e se solo le gambe girassero come nei giorni migliori. Il primo elemento forse non c'è mai stato, sul secondo il francese ci sta lavorando, ma dopo otto mesi di inattività è difficile tornare al top con appena quattro partite nelle gambe. Anche Menez, comunque, ieri è finito impantanato nei ritmi bassi del primo tempo e asfissiato dalla corsa e dalla pressione del Chievo di Maran. Quel lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco che Mihajlovic chiede alla sua seconda punta non si è visto e così il centrocampo, già di suo con poca qualità, è stato costretto a giocare più in orizzontale che in verticale. Qualcuno invoca il ritorno di Montolivo per risolvere ogni problema. Quello del gioco per il Milan, però, va avanti ormai da diversi anni.