Si stampano sui legni le speranze di rinascita di un Milan sempre più alla ricerca di sè stesso. La sconfitta, pesante, di Sassuolo ha riaperto vecchie ferite, che neanche l'ottimo filotto recente aveva guarito. Mihajlovic e Berlusconi sono tornati a farsi la guerra, Balotelli è di nuovo nell'occhio del ciclone e la squadra ha perso fiducia. In mezzo a tutto questo marasma, l'umile Chievo di Maran strappa l'ennesimo punto di una stagione ormai più che tranquilla.
Non c'è Sinisa, ne fa le veci Nenad Sakic. Tuttavia, l'infortunio di Niang sembra aver scombussolato l'equilibrio del 4-4-2. Non esiste, nel parco attaccanti rossonero, un elemento con attitudine al sacrificio simile a quella dell'ex Montpellier. Il tecnico serbo, quest'oggi, opta per un Menez, ancora lontano dalla forma migliore, al fianco di Bacca. A centrocampo spazio a Bertolacci e Poli (complici i forfait di Kucka e Montolivo). Sulle fasce gli ottimi Honda e Bonaventura, incaricati di accendere la luce. Confermata l'ottimo difesa a 4 con capitan Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli. Tra i pali, ovviamente, Donnarumma.
Maran chiede un ultimo sforzo ai suoi, per terminare la stagione in bellezza. Il tecnico ex Catania deve rinunciare a Gamberini in difesa, schierando Cacciatore al posto di Frey come terzino. In mezzo al campo, non c'è Rigoni, al suo posto Hetemaj; davanti il duo Floro Flores-Meggiorini.
La prima frazione non regala grosse emozioni, il Milan gira palla mentr il Chievo aspetta per poi pungere in contropiede. I primi due squilli del match sono gialloblù, con Radovanovic (prima) e Floro Flores (poi) che non inquadrano lo specchio. Il Milan sembra sorpreso dall'avvio dei padroni di casa e, come se non bastasse, al 18' Donnarumma è costretto a chiedere il cambio. Dopo uno scontro aereo con Cacciatore, il portierino classe 1999 è costretto ad uscire; al suo posto l'esperienza di Abbiati. Al 30' ci prova Meggiorini ma l'attento portiere rossonero chiude lo specchio con la complicità di Antonelli. La reazione degli ospiti è affidata a Carlos Bacca, ma il suo tentativo non va a buon fine. Nel finale di primo tempo (41') ottima occasione per Honda su calcio piazzato: il giapponese calcia bene ma non trova la rete del vantaggio. Il primo tempo termina a reti inviolate.
La ripresa si apre con un ritmo molto più elevato, entrambe le squadre vogliono vincerla poichè il pareggio non fa bene a nessuno. Il Milan sembra essere rientrato con uno spirito diverso, giro palla più veloce e attaccanti (Bonaventura su tutti) decisamente meglio assistiti). Birsa impegna debolmente Abbiati mentre Bacca dà solo l'illusione del gol (esterno della rete). Girandola di cambi attorno alla mezz'ora del secondo tempo, calano i ritmi e l'occasione più ghiotta del match è per i rossoneri: ci prova prima Abate, ma il suo tiro è ribattuto fortuitamente da Bizzarri sulla traversa, il pallone vaga a centroarea e Bertolacci lo indirizza sull'incrocio dei pali. Doppia opportunità per il Milan che può recriminare nei confronti della sfortuna. Al minuto 90, su calcio di punizione di Pepe, Cacciatore fa 1-0 ma è tutto fermo per fuorigioco. Non succede più nulla nei restanti quattro di recupero e D'Amato manda tutti sotto la doccia.
Non scaccia le critiche la squadra di Sinisa Mihajlovic che può definitivamente dire addio ai sogni europei. Se sarà addio a fine stagione solo il tempo potrà dirlo; ma intanto i tifosi rossoneri si rassegnano all'ennesima stagione di transizione. I fasti del passato sono ancora un lontano ricordo.