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Serie B: incredibile al Del Duca, Ascoli-Avellino 3-4!

Vittoria rocambolesca degli ospiti, che superano 3-4 l'Ascoli solo all'88' e grazie ad un rigore di Castaldo. Grandi meriti però al Picchio, capace di ribaltare lo 0-2 iniziale accarezzando la vittoria per buona parte di gara.

Serie B: incredibile al Del Duca, Ascoli-Avellino 3-4!
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Di Antonio Abate

L'Avellino di Tesser supera 4-3 l'Ascoli ed esce vincente dalla gara, forse, fino ad ora più bella di tutta la serie B. Al doppio vantaggio firmato da Mokulu, risponde con coraggio il Picchio, che ribalta con Jankto e doppio Cacia. L'Avellino però non si scoraggia e, dando prova di grande maturità, ribalta ancora il risultato marcando il tabellino con Insigne e Castaldo nei minuti finali. 

Padroni di casa che scendono in campo con un copertissimo 3-5-1-1, contrario al consueto credo tattico di Mangia, e con il duo Jankto-Cacia incaricato di perforare la difesa di un Avellino che, invece, non abbandona il suo collaudato 4-3-1-2 e lancia dal 1' Insigne dietro Mokulu e Castaldo. Gara subito accesa e divertente: al 3' infatti è Jankto a sfiorare il gol con un bel mancino alto di poco. Alla lunga sono però gli ospiti a venire fuori e, alla prima occasione, riescono a passare in vantaggio grazie al decimo gol personale di Mokulu, abilissimo a dribblare Lanni e a concludere precisamente in porta. Lupi dunque avanti con un lampo improvviso e galvanizzati dalla preziosa e momentanea vittoria esterna. Tale sicurezza nei propri mezzi fa volare il gruppo guidato da Attilio Tesser che, sette minuti dopo la prima rete, bissa sempre con il proprio numero 9, attento a sfruttare un perfetto assisti di Roberto Insigne, guizzante ed abilissimo a scartare due avversari mettendo poi precisamente in mezzo. L'Ascoli, praticamente stordito, accusa il colpo, ma l'Avellino non è abile ad affondare ancora. Questa sorta di tranquillità tattica permette quindi ai picchi di riprendersi e di accorciare le distanze al 22', grazie ad un eurogol volante di Jankto, di gran lunga il migliore dei suoi. Tale episodio è la molla capace di far scattare la creatura di Mangia, capace di prendere nelle proprie mani il pallino del gioco e di  risultare così pericolosissima in due occasioni: al 31' ottimo uno-due di Giorgi e Cacia sventato da Jidayi, un minuto dopo è invece Jankto a concludere conquistando un corner. Il meritato pareggio, impensabile fino a pochi minuti prima, diventa però realtà al minuto trentanove, quando un erroraccio in disimpegno di Biraschi spiazza il proprio portiere consegnando di fatto il pallone a Cacia che, non facendoselo ripetere due volte, appoggia in rete per il momentaneo 2-2. Il pareggio fa arrabbiare l'Avellino e galvanizza l'Ascoli, abilissimo a subire l'offensiva ospite andando però a capitalizzarla massimamente grazie a serpentini contropiedi. Nonostante la pressione avversaria, infatti, i padroni di casa riescono nella clamorosa rimonta al 42' quando Cacia elude due difensori ed impallina Frattali, facendo esplodere di gioia la tifoseria del Del Duca e concludendo un primo tempo praticamente da incubo per gli irpini, prima doppiamente avanti e poi sotto di una rete.

Il secondo tempo vede un Avellino ancora leggermente scosso ed un Ascoli che invece quasi cala il poker, se non fosse per Cacia che non riesce a sfruttare il clamoroso errore di Migliorini, appena entrato al posto di un dolorante Paghera. Dopo il rischio, si ristabilizza però l'undici di Tesser, che minuto dopo minuto riesce ad equilibrarsi e a crescere d'intensità. L'Ascoli si dimostra quindi tecnicamente inferiore, tornando a quell'atteggiamento difensivo caratteristico dei primi minuti di gioco. L'andazzo favorevole favorisce dunque gli ospiti che, al minuto sessantatre, agguantano l'ennesimo pari di giornata grazie ad uno scatenato Insigne, il quale capitalizza massimamente l'assist di Castaldo grazie ad un preciso mancino capace di superare Lanni. Gara quindi emozionante e di nuovo in parità. Il 3-3 però spegne leggermente i bollori, con le due squadre decise a tirare un po' il fiato dopo praticamente un'ora giocata a ritmi altissimi. L'atteggiamento dei due collettivi diventa quindi, di riflesso, contropiedista, con numerosi lanci lunghi possibilmente pericolosi. Al 79' si rivede finalmente l'Avellino, con Mokulu che prova a superare Lanni, attento a non cadere di nuovo nel gioco di gambe dell'avversario belga. Finale di gara che si dimostra quindi molto acceso, con gli ospiti avanti a più riprese e vicini al clamoroso 3-4 al minuto ottantatre, quando Migliorini colpisce debolmente di testa. Tale atteggiamento porta però frutto all'Avellino che, all'88', supera l'Ascoli grazie ad un rigore di Castaldo, plus in più di una gara praticamente mozzafiato dall'inizio alla fine. L'ultima manciata di tempo vede invece avanti il Picchio, con i lupi che riescono però a difendersi portando a casa tre punti dorati.

Una gara infinita, sette gol e innumerevoli emozioni. L'Avellino si è dimostrato collettivo tecnicamente superiore ma con un grande vizio all'harakiri, che ha quasi fatto capitolare una partita già saldamente nelle loro mani. Dal canto suo, prova convincente per l'Ascoli, che riesce a tener testa ad un altro undici più quotato e si dimostra compagine sempre insidiosa da affrontare al Del Duca. L'ottimo lavoro di Mangia, inizialmente poco valorizzato dai risultati, inizia a dare i suoi frutti. Migliore in campo per i padroni di casa, Jankto. Per gli ospiti in evidenza Insigne.

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.