Milan-Juventus rappresenta una delle sfide più belle del calcio italiano, e chi meglio di uno come Alex Del Piero può raccontare le emozioni che si provano a San Siro. Intervistato in esclusvia dalla Gazzetta dello Sport, l'ex capitano e bandiera bianconera ha dichiarato: "Milan-Juve per alcuni anni è stata la partita più attesa. Negli anni Novanta in particolare, ma anche un po’ più in là. Ma come non citare quelle con l’Inter o con la Roma o tante altre. Di certo, il fascino di giocare a San Siro contro i rossoneri è difficile da eguagliare".

Quanto ai Milan affrontati nella sua lunga carriera in bianconero, Del Piero ha dichiarato: "Ne ho apprezzati tanti, a cominciare dal primo che ho sfidato, con Tassotti-Baresi-Costacurta-Maldini in difesa. Ho sempre avuto grande considerazione per la squadra e per la società". "Sicuramente la tenuta mentale della Juve non ha paragoni - ha sottolineato l'ex numero 10 bianconero - Ma mai come quest’anno sono state fondamentali anche le gambe. Per fare una rimonta così, e reggere quando sei arrivato in testa, ci vuole tanta birra. La Juve farà la partita, mantenendo il possesso palla. Il Milan proverà a essere molto compatto per puntare sulle ripartenze. Per me finirà 2-1 per la Juve".

E’ PIÙ DIFFICILE E PIÙ ESALTANTE LA SERIE RECORD DI GOLDEN STATE O QUELLA DELLA JUVE? "Dal punto di vista della principale individualità è più esaltante quella di Golden State, perché Steph Curry sta facendo qualcosa di mai visto, sta spostando i limiti del suo sport, che dopo di lui non sarà più lo stesso come lo è stato per pochi grandi che lo hanno preceduto. Dal punto di vista affettivo, però, dico Juve: 20 vittorie su 21, e dopo essere partiti così male. Davvero una grande impresa. Sicuramente la tenuta mentale della Juve non ha paragoni. Ma mai come quest’anno sono state fondamentali anche le gambe. Per fare una rimonta così, e reggere quando sei arrivato in testa, ci vuole tanta birra".

"FINO ALLA FINE", "VINCERE È L’UNICA COSA CHE CONTA": QUANDO TI ACCORGI CHE NON È SOLO UNO SLOGAN? "L’essenza dello sport è battere il tuo avversario, dando tutto per vincere, avendo la vittoria come ossessione. Solo così lo rispetti e onori lo sport. Non si tratta di slogan ma di cosa significa essere campioni. Alla Juve questo è molto chiaro. Quando si vince e quando non si vince".

LEGGENDO LE PAROLE DI BUFFON DOPO SASSUOLO-JUVE QUALE FU LA SUA REAZIONE? "Aggiungo quelle di Evra, altrettanto efficaci. All’inizio mi sono sembrate quasi eccessive. Poi ho capito cosa avevano in testa e perché si erano espressi così".

Parole al miele inoltre per la squadra di Max Allegri: "Il reparto arretrato attuale, composto da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, è uno dei più forti tra quelli con cui ho giocato. - ha affermato - Ne cito anche altri. Ricordo la difesa della Nazionale 2006, sempre con Gigi in porta, o quella della Juve di quegli anni, con Cannavaro-Thuram. O i mitici quattro del Milan, che ho fatto in tempo a incontrare".

Sull'attuale attacco attacco bianconero, il Pinturicchio fa un nome su tutti: Paulo Dybala. Grande assente per infortunio della sfida di questa sera: "Fin dal primo momento in cui l’ho visto con la maglia della Juve, ho pensato: questo deve giocare sempre. - ha rivelato Del Piero - Mi ha colpito da subito la personalità con cui ha affrontato la responsabilità, in relazione alla giovane età. Al di là dell’aspetto tecnico, è forse questo che accomuna il mio inizio alla Juve con il suo".

Inevitabilmente il topic della lotta Scudetto tra Juve e Napoli é emerso: "Se mi sento lo Scudetto in tasca? Assolutamente no. Può sempre capitare di tutto, ma certo mi sorprenderebbe se la Juve si lasciasse sfuggire lo scudetto. Il Napoli è una realtà straordinaria, ha giocato un calcio entusiasmante e reagirà. Ho ammirato il lavoro di Sarri, sarebbe un peccato che mollassero perché butterebbero via qualcosa di grande che stanno costruendo anche per il futuro. Ma non lo faranno".