Un grandissimo, tanto con la maglia della Nazionale argentina, quanto con la camiseta del Real Madrid, Jorge Valdano ha fatto tutto per i blancos. Giocatore, allenatore e dirigente. Una con la sua esperienza non può che avere un occhio attento per il calcio europeo, quindi anche per quello italiano.
Per il Real Madrid di Zidane è in arrivo la Roma di Totti in Champions League. Valdano, a Repubblica, parla così del capitano della Roma: "E' impossibile discutere un mito.Ma la formazione si fa con i migliori della settimana, non della storia. Totti ha 40 anni. Se noi calciatori avessimo immaginato quanto è duro l’addio, avremmo fatto i pittori o gli scultori, per non smettere mai. Io sono stato fortunato. Non ho dovuto lasciare il calcio. Il calcio lasciò me. Presi l’epatite e quando guarii, ero già un ex." Un argentino che sta facendo grandi cose è Dybala: "Dybala? Può diventare un grandissimo. È un Tévez con meno furia e più finezza. Sa guardare nello stesso istante vicino e lontano. Se nei due metri quadri in cui si trova lo marcano in tre, cambia il gioco a 40 di distanza. Ci vuole personalità per segnare al Bayern nei minuti più complicati della stagione. Paulo è un invito al calcio." Infine, i complimenti a due italiane in particolare: "Fiorentina e Napoli sembrano spagnole. È una rivoluzione formativa al posto dell’ossessione per la tattica e per la preparazione fisica, bisognerebbe creare una scuola con l’ossessione per il gioco, dove ci sia spazio per la tecnica e la fantasia. Ma in Italia tutte le rivoluzioni nascono dopo un risultato."
Anche Zidane, quando giocava, era un invito al calcio. Adesso Zizou è sulla panchina del Real Madrid e Valdano parla così delle prime settimane di esperienza da allenatore per l'ex fuoriclasse francese: "Zidane in campo era bellissimo da vedere: si muoveva leggero anche se aveva un fisico molto grosso. Finora sulla panchina del Real non ha sbagliato nulla, inoltre è grande comunicatore, cosa che sinceramente non mi aspettavo. Il suo problema è che ha pochi “Raul” in squadra e troppi “Zidane”. Il calcio si alimenta di illusioni e la gente vuole che Zizou ripeta in panchina quanto fatto sul campo. Questo non è facile."