Il Sassuolo batte il Milan per 2-0, con reti di Duncan al 27' e Sansone al 72'. Il Mapei Stadium si conferma tabù per i rossoneri, che dicono addio alle residue speranze di terzo posto. I rossoneri abbandonano i sogni di Champions e ora dovranno difendere il sesto posto (che vale l'Europa League) proprio dall'assalto degli emiliani, a soli tre punti di distanza. 

Terza vittoria consecutiva per i neroverdi che si portano ad un passo dall'Europa vincendo lo scontro diretto contro il Milan. Soddisfatto il tecnico degli emiliani, Eusebio Di Francesco: "In casa il Milan ci porta bene- ha affermato ai microfoni di Premium- Oggi abbiamo fatto una grande prestazione. Non siamo partiti benissimo, ma siamo usciti fuori alla distanza. Nella ripesa non abbiamo concesso nemmeno un tiro in porta. La squadra è abituata a correre in avanti, anche in dieci siamo stati spesso nella loro metà campo. I ragazzi hanno fatto una prestazione sopra le righe dal punto divista dell’atteggiamento. La qualità di questa quadra è che tutti si allenano in un certo modo. Ho ambizioni e sono pronto a tutto. Faccio questo lavoro con grande passione e sono felice di lavorare in una società che ha grandi prospettive di crescita. Il mio pensiero è solo per il Sassuolo".

I rossoneri subiscono la prima sconfitta in un girone di ritorno fin qui quasi perfetto, così Mihajlovic a fine partita: "Sono molto arrabbiato- anche lui intervenuto a Premium- con noi stessi e con l’arbitro, ma non voglio parlare di questo. Abbiamo dominato la prima mezzora, ma come spesso accade facciamo fatica a far gol. Non si può creare quattro-cinque occasioni e subire gol al primo tiro in porta, tra l’altro su uno schema che sapevamo avrebbero fatto. Il giocatore che doveva uscire, Bacca, lo ha fatto in ritardo. Doveva stare al limite, ma quando non c’è la giusta concentrazione succede questo. Dopo il gol subito abbiamo perso le misure." Il tecnico rossonero l'aveva detto: questo Milan non è capace di vincere 9-10 partite di fila: "E' una sconfitta che brucia, ma non dobbiamo dimenticare quello che abbiamo fatto. Mancano dieci partite e dobbiamo cercare di vincere contro il Chievo, un’altra gara complicata. Espulsione? Ho protestato e l’arbitro mi ha buttato fuori, a quel punto l’ho mandato a quel paese. Ma solo dopo... Gli ho chiesto come abbia fatto a non vedere quel fallo. Il Sassuolo ha fatto bene a continuare, io dico sempre ai miei giocatori di non fermarsi finché l’arbitro non fischia. Ma non voglio parlarne". Chisura sugli obiettivi, Sinisa dice: "Rimangono gli stessi, non cambiano da una gara all’altra. Ci sono altre dieci partite e non dobbiamo dimenticare quanto di buono fatto oggi. Il Sassuolo ha vinto meritatamente, noi non siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Continuiamo a lavorare".