L'avversario era quello che era e il tabellone non è stato dei più impegnativi, ma ci sono squadre che hanno sottovalutato la Coppa Italia e sono uscite molto prima dell' Alessandria. E poi la prestazione del Milan di ieri sera è stata convincente, i rossoneri, come evidenzia anche il risultato finale, hanno fatto valere la doppia differenza di categoria con i fatti e non solo con le parole.

Mihajlovic, così, raggiunge il primo obiettivo della stagione rossonera. Per la finale, probabile avversaria la Juventus, ci sarà tempo, ma intanto questo è un altro segnale che i rossoneri mandano a tutto il resto del campionato. Adesso il Milan è una squadra, con i suoi punti di forza e i suoi limiti, ma se non altro con un'identità, smarrita nelle ultime anonime stagioni. Ecco perchè la rincorsa al terzo posto, tenendo ben presente la forte concorrenza, può continuare sia guardando il calendario sia osservando il distacco in classifica. Mihajlovic poi si attendeva delle risposte dalla Coppa Italia e si può dire che queste siano arrivate. Poco importa che siano positive o negative, ma ora il serbo ha sicuramente qualche indicazione in più per il finale di stagione. Zapata ha fornito un'altra prestazione positiva, tanto che Sinisa Mihajlovic, facendo una battuta, ha detto di stare pensando alla difesa a tre con il colombiano, Romagnoli e Alex. Il reparto che più era sotto osservazione, però, era l'attacco e da qui sono arrivate indicazioni contrastanti fra di loro. Sia Menez che Balotelli sono andati a segno, ma la prestazione dei due giocatori è stata abbastanza diversa. Soprattutto da Balotelli molti si attendevano qualcosa di più, ma probabilmente l'attitudine a non giocare con la squadra resterà sempre uno dei suoi limiti maggiori. Evidenziato ancora una volta per larghi tratti della partita di ieri sera. La classica non esultanza e il viso tutt'altro che felice con cui ha abbandonato il campo sembrano essere altri segnali di un suo malessere generale che non sembra poter avere soluzione.

Eppure per Balotelli la Coppa Italia poteva essere un'occasione ghiotta per guadagnare fiducia, visto l'infortunio di Niang. Al momento, però, il numero 45 non sembra poter essere la prima scelta di Mihajlovic. L'allenatore serbo non può però distrarsi troppo con questo tipo di situazioni. Domenica pomeriggio arriva la difficile trasferta contro il Sassuolo, dove il Milan non ha mai vinto dall'arrivo in Serie A dei neroverdi. Un'altra occasione, però, per confermare che la strada imboccata dal Milan di Mihajlovic per il ritorno in Europa è quella giusta.