Adesso alla Fiorentina non rimane che il campionato. Dopo la prematura eliminazione in Coppa Italia contro il Carpi, infatti, è arrivata anche quella in Europa Leaague nella doppia sfida contro il Tottenham. La delusione per l’eliminazione, però, deve essere trasformata in fretta in motivazione perché lunedì sera all’Artemio Franchi arriva il Napoli di Sarri, altra illustre vittima degli ottavi di Europa League. Sfida tra deluse quindi. una sfida che adesso conta molto di più rispetto a qualche settimana fa quando i sogni di gloria europei erano intatti per entrambe le compagini.
Paulo Sousa pensa a qualche cambiamento anche se sette-otto undicesimi dovrebbero essere confermati dalla trasferta di Londra. Quindi Gonzalo e Alonso nel reparto arretrato, Vecino e Borja Valero in mezzo al campo e Tello e Kalinic nel reparto avanzato. Possibile anche l’impiego dal primo minuto per Mati Fernandez mentre chi sicuramente non ci sarà è Zarate, ancora squalificato.
In attesa di scoprire quale sarà la formazione ufficiale non si può fare a meno di notare come, anche quest’anno, la rosa dei viola sia piuttosto corta. Soprattutto riguardo le seconde linee. Un centrocampo formato da Borja Valero, Badelj e Vecino con Mati Fernandez e Verdù, sostituito da Tino Costa dopo il mercato di gennaio, come alternative non può essere lontanamente sufficiente per pensare di competere su tre fronti. Senza contare l’infortunio del mediano croato e l’altalenante stato di forma di Tino Costa. Per fortuna a Borja Valero piace fare gli straordinari.
Inoltre per vincere è necessario segnare. La Fiorentina, in questo senso, rappresenta la cooperativa del gol ma sempre a supporto di un marcatore principe. Nella prima parte della stagione è stato Kalinic a trascinare la squadra fino al primato in classifica, supportato prima e sostituito poi da Ilicic. Proprio lo sloveno sta attraversando il periodo peggiore della stagione. Ha poca autonomia a livello fisico e questo si ripercuote inevitabilmente sulle prestazioni della squadra. Starà al tecnico capire se recuperarlo facendolo giocare o concedendogli un po’ di riposo. Infine, riguardo il reparto difensivo è evidente che manca qualcosa sulla fascia destra. Roncaglia e Tomovic sono due giocatori con evidenti limiti, dal punto di vista emotivo l’uno e da quello tattico l’altro. Intervenire nella pausa di mercato sembrava una buona idea, non secondo la dirigenza viola.
Comunque dopo la sfida contro il Napoli sarà la volta della Roma rigenerata dalla cura Spalletti. Un paio di settimane quindi e scopriremo quale sarà il destino di questa Fiorentina, troppo bella nella prima parte di stagione per spegnersi sul più bello.