Alla fine la spunta l'Avellino di Attilio Tesser, che torna al successo dopo cinque gare dove gli irpini avevano collezionato tre pareggi e due sconfitte. Decide la sfida del Partenio Lombardi il centravanti belga Mokulu, che sfrutta nel miglior modo possibile una conclusione sbilenca di D'Angelo. Il gol vittoria arriva pochissimi minuti dopo il pareggio di Vergara, che aveva impattato il gol di Tavano in chiusura di primo tempo. Con questa vittoria l'Avellino raggiunge quota 40 e vede da vicino l'obiettivo playoff, mentre il Livorno resta fermo a quota 31, ad un passo dalla zona playout, ma la compagine di Panucci può uscire a testa altissima.
Tesser conferma il solito 4-3-1-2, preferendo Bastien ad Insigne, con Mokulu davanti assieme a Tavano. Davanti a Frattali solita linea a quattro con Pisano e Visconti sui lati, Jidayi e Biraschi centralmente. Risponde Panucci col tridente composto da Baez e Vajushi con Vantaggiato, anche se spesso l'albanese agisce da trequartista. Schiavone con Biagianti e Cazzola a centrocampo, linea a quattro con Ceccherini e Vergara davanti a Pinsoglio.
Partita subito vibrante che si gioca su ritmi discretamente alti, con le squadre che saltano a piè pari la fase di studio e premono fin dalle prime battute sull'acceleratore. Avellino pericoloso soprattutto tra le linee, dove Bastien è abile nel liberarsi e calciare verso Pinsoglio, ma non inquadra la porta. Dalla parte opposta sono le ripartenze a favorire la velocità di Baez sull'out mancino e di Vajushi centralmente: gli uomini di Panucci si fanno preferire dopo un periodo iniziale di impasse. I toscani si fanno pericolosi in più occasioni dalle parti di Frattali, abile a sventare la minaccia soprattutto sulle conclusioni ravvicinate di Biagianti, su assist di Antonini dalla destra, e di Vantaggiato. Su quest'ultima il centravanti ex Bari non riesce ad angolare, favorendo l'intervento dell'estremo difensore degli irpini. Le parate del portiere caricano i compagni, che nel quarto d'ora finale riescono a sovvertire il canovaccio della gara: Bastien torna protagonista e, grazie anche alla ritrovata fisicità di Mokulu che permette agli irpini di restare alti in zona d'attacco, la squadra di Tesser ritrova animo e fiducia. Il trequartista belga non centra la porta dopo un contropiede condotto centralmente, l'attaccante impegna dalla distanza Pinsoglio ma senza precisione. Quando tutto sembra viaggiare sui binari dello 0-0, il fortunato gol del vantaggio dei padroni di casa che chiude il primo tempo: Tavano sfrutta il cross dalla sinistra di Gavazzi e, con un tocco di tibia supera e beffa l'estremo difensore di Panucci.
Inizio di ripresa con gli ospiti più pimpanti alla ricerca del pareggio: da un errore in fase di impostazione di Gavazzi nasce l'occasione per Baez, che gira di destro ma trova ancora Frattali. La pressione dei toscani da i frutti al nono minuto, sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Frattali devia ancora una volta sul sinistro di Cazzola, ma non può nulla sul tap in di Vergara. Tesser prova a sparigliare le carte con l'inserimento di Paghera e Joao Silva, ma è Visconti, col mancino dalla distanza, ad andare vicino al nuovo vantaggio. La reazione immediata degli irpini paga dividendi però qualche minuto dopo: Mokulu sfrutta perfettamente una conclusione dal limite di D'Angelo girando col destro alle spalle di Pinsoglio. Ottenuto il vantaggio l'Avellino riesce, tra cambi e gestione del possesso palla, ad addormentare il match: il Livorno ci prova dalla distanza con Schiavone, ma la conclusione è centrale. Dopo dieci minuti di equilibrio, con i padroni di casa che controllano agevolmente vantaggio e possesso, è Antonini, dopo uno scambio rapido e preciso con Vantaggiato ad andare vicino al pari, ma il suo sinistro termina a lato a sette dal termine. I toscani di Panucci ci credono ed insistono sulla destra, sfruttando la stanchezza degli irpini di Tesser che si abbassano fin troppo nella propria trequarti: al minuto 85 è Vantaggiato, tutto solo a centro area, a non trovare il palo più lontano a Frattali battuto. E' l'ultima emzione di una gara vibrante che l'Avellino porta a casa con grinta e carattere, ma che il Livorno non meritava di perdere.