La corsa europea della Fiorentina si ferma in Inghilterra. A Londra, in un teatro ricco di fascino, l'undici di Paulo Sousa si confronta con il Tottenham di Pochettino, in palio un posto negli ottavi di Europa League. Qualificazione in bilico, a White Hart Lane si riparte dal pari dell'andata, un gol per parte al Franchi, inglesi con i favori del pronostico, viola pronti a ribaltare una situazione non certo definita. 

Per la gara di questa sera, P.Sousa deve rinunciare a Roncaglia - fuori due turni per squalifica - ma può contare su un Borja Valero in piena forma. Dopo il parziale riposo nell'ultimo turno di A, lo spagnolo torna ad occupare una casella alle spalle di Kalinic. Al fianco di Borja, tocca ad Ilicic, con Sousa che ricostruisce la Fiorentina di maggior affidamento e mostra di non pensare alla delicata sfida - in ottica Champions - con il Napoli. 

Determinante - nel 3-4-2-1 ospite - l'apporto delle ali. Bernardeschi, esterno a destra, può colpire alle spalle Chadli e puntare Davies. Sul lato opposto, compiti di maggior copertura per Alonso, costretto a supportare Astori chiamato al "compito Lamela". 

Cerniera centrale composta da Badelj - in diffida - e Vecino. Linea a tre a protezione di Tatarusanu, con Gonzalo Rodriguez al centro e il duo Tomovic - Astori in marcatura. 

Diverse carte in panchina, Sousa può disporre dell'imprevedibilità di Zarate, della potenza di Babacar, della corsa di Kuba e del dinamismo di Mati. 

Pochettino può giocare sul doppio risultato, lo 0-0 qualifica il Tottenham, ma la squadra inglese non è squadra di gestione. Non mancano indisponibili di peso tra i padroni di casa. Fuori causa Kane, Dembelé, Vertonghen e Carroll. Lloris in porta, Alderweireld e Wimmer a comporre il tandem di mezzo, Davies e Walker esterni di difesa. Dier e Alli hanno il compito di proteggere i tenori d'attacco e di dare il via alla manovra. Come detto, è sulla trequarti che il Tottenham può disporre di importanti bocche da fuoco. Eriksen è un regista avanzato, piedi buoni, inserimenti, ultimo tocco, un giocatore completo. Chadli e Lamela partono invece da una posizione defilata, per accentrarsi o sprintare in corsia. Son Heung-Min è il terminale offensivo. 

Nella formazione qui proposta due alternative, Trippier per Walker e Mason per Alli.