Fino alla fine. Il motto mai banale che caratterizza la storia della Juventus, si materializza allo Stadium, in una notte per nulla banale. La Champions League e il Bayern Monaco. Tremerebbero le gambe a chiunque prima della partita, sprofonderebbero gli animi sotto 0-2 dopo una cinquantina di minuti, ma non per i bianconeri mai realmente sconfitti prima del fischio finale del direttore di gara. La Juve va sotto nel primo tempo grazie al semplice piattone sotto porta di Thomas Muller, abile a farsi trovare sempre al posto giusto. Nella ripresa raddoppia la squadra ospite con Robben e il suo mancino avvitato ma Allegri e i suoi prima accorciano con Dybala, servito perfettamente da Mandzukic e poi la pareggiano, grazie al doppio cambio Morata-Sturaro. Lo spagnolo di testa per il centrocampista numero 27 che in allungo mette alle spalle di Neuer per il 2-2. Un pareggio che sicuramente dà forte vantaggio al Bayern in vista del ritorno ma la Juve e il suo motto...

Gli schieramenti 

Juventus - Massimiliano Allegri recupera il modulo utilizzato nel vittorioso match di campionato contro il Napoli e lo ripropone questa sera in campo. 4-4-2 atipico, con Paul Pogba ancora relegato sull'out di sinistra a dare ampiezza e solidità in fascia. In avanti fondamentale il rientro di un'ariete come Mandzukic, semplicemente il miglior partner, al momento, in grado di esaltare nella sua totalità le qualità di Paulo Dybala. Il resto della formazione va da sè, con Buffon tra i pali e la linea a quattro in difesa: Lichtsteiner a destra, Bonucci e Barzagli in mezzo ed Evra a sinistra. A centrocampo l'effervescenza di Juan Cuadrado in fascia destra con Marchisio e Khedira a dar sostanza e ordine nel cuore del rettangolo verde. 

(4-4-2) Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Evra; Cuadrado, Marchisio, Khedira, Pogba; Dybala, Mandzukic.

Bayern Monaco - I baveresi si presentano alla sfida con la Juventus con diverse defezioni nella retroguardia difensiva e così coach Pep Guardiola mischia le carte e s'inventa Alaba-Kimmich coppia centrale. I due solitamente occupano porzioni di campo decisamente differenti ma con l'allenatore spagnolo non si hanno ruoli fissi. Lahm, gioco-forza, rientro nel suo antico ruolo di terzino destro mentre Bernat è schierato a sinistra per sopperire allo spostamento di Alaba al centro. L'ex Arturo Vidal regge il reparto di centrocampo con l'aiuto di Thiago Alcantara e Muller, infaticabili lavoratori silenziosi. Sulle fasce spazio all'inventiva di Robben a destra e Douglas Costa a sinistra mentre in avanti c'è il bomber Robert Lewandowski. Ah, in porta, ovviamente, Manuel Neuer

(4-1-4-1) Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat; Vidal; Robben, T.Alcantara, Muller, D.Costa; Lewandowski. 

Cronaca

La gara segue lo spartito previsto sin dalle prime battute: predominio nel possesso del Bayern, difesa a oltranza per i bianconeri. Però, la prima occasione del match capita proprio sui piedi dei padroni di casa. Sono appena passati 2' sul cronometro del direttore gara Martin Atkinson quando, su un rilancio dalle retrovie, Mandzukic si catapulta sulla sfera e tenta una conclusione che non impensierisce più di tanto Neuer e i suoi guantoni. A rispondere al primo sussulto dell'ex, ci pensa un altro ex: Arturo Vidal. Tre minuti più tardi, il cileno scarica un tiro al volo appena fuori area che Buffon devia con non poche difficoltà verso l'esterno. La Juventus tartassata e asfissiata dall'ondata rossa dei bavaresi nella propria trequarti si affida ad alcune sortite dei propri talenti lì in avanti. Pogba recupera un'ottima palla a metà campo, cambia passo e serve Dybala sulla sinistra che di prima intenzione mette in mezzo per Mandzukic ma il croato non riesce a trovare il guizzo vincente in area. Dall'altra palla, la squadra di Guardiola produce una palla-gol colossale con Lewandowski e Muller: il polacco serve il centrocampista tedesco che deve solo appoggiare in rete ma clamorosamente non riesce. Alla mezz'ora è necessario l'intervento di Buffon per sventare il tiro velenoso di Bernat, scoccato giusto una manciata di metri fuori dall'area. I tedeschi premono e passano al 42': cross ampio di Lahm a sventagliare per il solo Douglas Costa sull'altro lato del campo, il brasiliano rimette in mezzo al volo, Barzagli riesce a spazzare ma la sfera finisce proprio sui piedi di Thomas Muller che di piattone appoggia in rete per lo 0-1. Nel finale di tempo, lampi di reazione Juve che, però, non producono effetti. 

Nella ripresa cambio forzato per la squadra di Allegri, fuori Marchsio per un'affaticamento muscolare e dentro Hernanes che prende la posizione del numero 8. La partita non cambia nelle prime fasi del secondo tempo e il Bayern, infatti, continua a macinare gioco trovando anche la seconda rete. E' il 55' quando il contropiede condotto dai bavaresi sembra chiudere la gara: Lewandowski porta palla e scarica per Robben che sfoggia il pezzo forte della casa, rientrando a centro area e piazzando il pallone sul palo opposto. 0-2. I bianconeri hanno l'aria smarrita e tentano qualche vano sussulto con Dybala su punizione e delle ripartenze solitarie mal accompagnate. Ma la Juve riesce a svegliarsi di lì a poco, grazie ad una bella palla imbucata da Mandzukic per Dybala che controlla e spedisce alle spalle di Neuer. E' 1-2 al 63'. Il match da questo frangente in poi cambia, soprattutto psicologicamente, con i padroni di casa che attaccano e spaventano il Bayern e i tedeschi che non riescono più a gestire il pallone. I due cambi di Allegri sono decisivi nell'occasione del goal del pareggio: cross esterno per la testa di Morata, intelligentemente rimette dentro per l'inserimento di Sturaro che in estirada insacca per il 2-2. Nel finale ci provano entrambe le squadre a vincerla ma l'imprecisione la fa da padrone e Atkinson sentenzia il pareggio.