Vicenza ed Avellino non si fanno male ma si rendono protagonisti, comunque, di una gara avvincente e ricca di occasioni. Al Menti infatti, finisce 0-0, con un importante punto per entrambe le formazioni. 

Berici che scendono in campo adottando un offensivo 4-3-3, in cui spicca la presenza, dal primo minuto, di Sbrissa e Signori. 4-3-1-2 consueto, invece, per gli irpini, con Insigne riproposto ancora una volta trequartista dietro la coppia Tavano-Mokulu. Grande chance, dunque, per il numero 7. Gara subito aggressiva da parte dei padroni di casa, che al 4' rischiano di passare in vantaggio con un insidiosissimo tiro di Bellomo di poco alto. L'Avellino sembra accusare la partenza prorompente degli avversari, non riuscendo infatti a costuire un gioco pericoloso o quantomeno pimpante. Al minuto sedici, dopo un controllo palla sapiente, ci prova centralmente e senza creare problemi Sbrissa. Tre minuti dopo è invece Galano a calciare senza inquadrare lo specchio della porta. Pericolosisimo, dunque, il Vicenza. Dopo una buona mezz'ora, si vede finalmente l'Avellino, più pimpante e deciso a ribaltare una situazione che fino ad ora ha visto dominare il Vicenza. Al 37' ci prova infatti Mokulu, che però tira addosso a Vigorito lasciandosi scappare una ghiotta occasione. L'ultima azione del primo tempo è però sempre biancorossa, con Sbrissa che al 45' manda fuori la propria conclusione, concludendo di fatto una frazione a senso unico. 

Secondo tempo che inizia con gli ospiti più in palla e vicini alla rete già al minuto cinquantuno: sugli sviluppi di un corner, infatti, ci prova senza successo Jidayi, abilissimo a prendere il tempo a Ligi ma poco lucido sotto porta. Il momento no del Vicenza dura però pochisimo, tant'è vero che i berici sfiorano ancora una volta la rete con la prima punta Raicevic, ma il suo tiro impensierisce di poco Frattali. La gara, in questo secondo tempo, vede le due compagini rispondersi colpo su colpo, con l'Avellino pronto a far male dopo i tentativi aversari. Al 61', infatti, occasionissima irpina con Insigne, che vede il suo tiro deviato sulla linea di porta da parte di El Hasni. Che occasione, per gli ospiti. La seconda fase di questa frazione continua a regalare emozioni, sempre oscillanti ambo le parti: al 71' bella punizione di Tavano stampatasi sulla barriera, un minuto dopo è invece Vita ad impensierire il portiere. Al minuto settantatre, proprio a sottolineare l'intensità di tale sfida, vicinissimo al gol da Giacomelli a cui risponde, prontamente dopo solo sessanta secondi, l'insidiosissimo tiro di Tavano sventato da Vigorito. Il numero 7 irpino è il più pericoloso dei suoi, una vera spina nel fianco per la difesa vicentina come dimostra con la pericolosissima conclusione che all'88' chiude una gara a reti bianche ma comunque piena di colpi di scena. 

Una gara emozionante, incerta fino alla fine e di sicuro fra le più bugiarde per quanto riguarda il risultato finale. Entrambe le compagini, infatti, hanno mostrato un calcio a tratti illuminante e divertente, senza riuscire però a marcare vincentemente la gara. Tutto sommato ai punti forse avrebbe vinto il Vicenza, più pericoloso nunericamente ma che deve cedere lo scettro all'Avellino quando si va ad analizzare l'effettiva incidenza delle azioni, con gli irpini di sicuro più vicini alla marcatura personale. L'Avellino continua a non convincere come nell'ultima parte di girone di andata, pur confermadosi però compagine forte e tra le più quotate per la volata finale. In ripresa, invece, il Vicenza. Migliore in campo per i berici, Sbrissa. Per i lupi in evidenza Tavano