Una Lazio a trazione anteriore schianta il Verona e delizia i propri tifosi grazie alle reti di Matri, Mauri, Anderson, Keita e Candreva. Inutile, per gli scaligeri, i gol di Greco e Toni.
I biancocelesti, a secco di vittorie da cinque turni, scendono in campo con un offensivo 4-3-3 in cui spicca la presenza di Lulic terzino e di Mauri preferito a Keita Balde. 4-4-2 consueto, invece, per l'Hellas Verona, che cercherà di superare la linea della porta difesa da Marchetti con il tandem Toni-Pazzini, bomber navigati e pericolosi. Partita subito delineata ed indirizzata su prevedibili e previsti binari: Lazio a fare la gara, Hellas a difendersi. Al 9' bella azione di Felipe Anderson che salta tra avversari ma tira fuori dallo specchio della porta. Quattro minuti dopo si affaccia però il Verona, con la potente conclusione mancina di Toni che finisce a lato. Le occasioni, in questa prima parte di gara, fioccano con regolarità senza impensierire troppo i rispettivi portieri. Al 18' tiro debole di Ionita, un minuto dopo colpo di testa sballato di Milinkovic-Savic.
Al minuto ventiquattro occasionissima Hellas, con Marchetti che sventa una bella conclusione di Pazzini. E' un buon momento per gli scaligeri, ancora vicini alla marcatura con con un colpo di testa di Toni su assist di Pisano. Al 38' è però Gollini a compiere un miracolo, quando sventa un sinistro al volo di Cataldi mettendolo in angolo. Quando il primo tempo sembra però terminato, ecco lo squillo del Mitra Matri: minuto quarantacinque, bell'assist di Cataldi e rete dell'ex giocatore della Juve che porta in vantaggio i suoi allo scadere della prima frazione.
Secondo tempo che inizia con la Lazio in pressione ed abile a raddoppiare alla prima occasione, con un inserimento di Mauri al 50' che angola e fredda Gollini. Ancora assist per Danilo Cataldi. Prova ad aumentare il baricentro l'Hellas dopo il gol subito, ancora però in fase di rodaggio dopo il doppio cambio. Per dieci minuti la Lazio controlla facilmente, impedendo al Verona di costruire una trama di gioco pericolosa. Al 61', dopo una fase tranquilla, clamorosa occasione per gli ospiti che sfiorano la marcatura sugli sviluppi una clamorosa respinta di Hoedt che si stampa sulla traversa della porta laziale. La pressione scaligera è però davvero ben poca cosa e non impedisce alla Lazio di dilagare al minuto sessantanove, con un generoso assist di Matri che passa la palla a Felipe Anderson il quale deve solo spingerla in una porta vuota. Partita chiusa? Macchè. Dopo la terza sberla, infatti, si desta l'Hellas che riesce a segnare al 72' grazie ad una perfetta punizione di Greco. I biancocelesti non sono intenzionati, però, a subire gli attacchi avversari e sfiora il poker cinque minuti dopo con un ottimo cross di Matri sventato da Pisano poco prima dell'inserimento del vispissimo Cataldi. L'ultima fase di gara vede però il risveglio scaligero grazie alla zampata di Toni che, al 79', prende alle spalle lo sciagurato Hoedt e riduce ad uno il distacco. La marcatura illude gli ospiti, decisi a pareggiare ma stoppati bruscamente dal ritrovato Keita all'ottantaduesimo, abile a sfruttare il cross di Klose, subentrato a Matri pochi minuti prima. Quattro minuti dopo ancora il Panzer tedesco pericoloso, che si dimostra però poco allenato dopo la tanta panchina e che fallisce da facile posizione la possibile quinta marcatura laziale. Il pokerissimo è però nell'area ed infatti, al novantesimo, è Candreva a mettere dentro il quinto pallone su calcio di rigore, chiudendo di fatto una gara mai in discussione.
Una Lazio cinica e bella sottomette, calcisticamente parlando, un Hellas Verona in forma dopo gli ultimi buoni risultati. La squadra di Pioli sembra finalmente tornata la meravigliosa creatura dello scorso anno quando, tra una vittoria ed un'altra, tanto emozionò i propri tifosi. Le aquile, guidate dal 'picchio' Mitra Matri, hanno schiantato il malcapitato Verona, che continua a navigare nell'ultimo posto della classifica italiana e che, con l'anticipo di oggi, potrebbe dire addio definitivamente alla serie A. Troppi i problemi degli scaligeri, forse la compagine meno tecnica di questo torneo. Migliore in campo per la Lazio, Felipe Anderson. Per il Verona in evidenza Toni.