Un pareggio che ci può stare, ottenuto in casa di una delle squadre più in salute della Serie A. Per di più in dieci contro undici per quasi un tempo a causa dell'espulsione di Mati Fernandez. E poi il primo gol di Bernardeschi, la buona prestazione di Tello capace di saltare l'uomo nell'uno contro uno e le parate decisive di Tatarusanu. Dalla trasferta di Bologna emergono particolari positivi che però non bastano a trasmettere calma e a stemperare la tensione in un ambiente elettrico in cui tutti pretendono spiegazioni: la proprietà dall'allenatore e la città dalla proprietà.
Un rompicapo continuo quanto incomprensibile. Le divergenze, infatti, ci possono essere ma la situazione attuale sembrerebbe far pensare che i trascorsi con Prandelli prima e Montella poi non abbiano insegnato granchè. Anche perchè la posizione di classifica occupata dalla squadra di Paulo Sousa non autorizzerebbe alcun tipo di processo. Terzo posto e quindi piazzamento Champions in una lotta che, giornata dopo giornata, premierà chi sbaglierà il meno possibile.
E allora, tornando a parlare del calcio giocato, la prima cosa da fare è cercare di ritrovare i gol di Kalinic. L'attaccante croato infatti è a secco dal 20 dicembre cioè da sette giornate. Magari già dalla prossima partita, quella contro l'Inter di Mancini anche perchè l'ultima volta che il numero nove ha affrontato i nerazzurri non è andata poi così male.