In principio fu la Fiorentina. Era il 23 settembre, e una Viola in eccezionale stato di forma domava piuttosto agevolmente (2-0) un Bologna che sembrava destinato già dalle prime battute a riprendere la scala mobile verso la serie cadetta. Ma adesso, a febbraio, sarà tutta un’altra storia questo Bologna-Fiorentina che aprirà, da anticipo delle 18 del sabato, la ventiquattresima giornata di serie A. Una partita che dovrà essere giocata con la massima concentrazione da entrambe le compagini, perché se è vero che i postumi del mercoledì di campionato si fanno sentire per tutti, è anche vero che la coperta della classifica è corta, e ogni passo falso può risultare fatale.
Da una parte, il Bologna di Roberto Donadoni, reduce dalla brutta sconfitta del Matusa contro il Frosinone, che però, classifica alla mano, chiude con grande onore la parte sinistra. Decima piazza per i rossoblù, un risultato impensabile a inizio stagione, viste le premesse di cui sopra. Una classifica che è figlia di un’inversione netta di rotta dopo la gestione Delio Rossi, ma anche dei pochissimi pareggi, appena 2 in tutto il campionato. E si sa, che da quando viga la regola dei 3 punti, il pareggio è tanto più simile alla sconfitta che non alla vittoria.
Dall’altra, la Fiorentina di Paulo Sousa, un gentleman portoghese che mercoledì scorso, dopo il gran tiro a giro di Zarate al 93’che ha garantito alla Viola un successo in extremis sul Carpi, ha sfogato tutta la sua gioia con un grido liberatorio, col berretto in testa, indifferente all’acquazzone biblico di Firenze. Una Fiorentina che conserva il terzo posto, ma deve fare attenzioni alle dirette rivali: l’Inter, la Roma e, ormai, anche il Milan. La Viola vuole il posto Champions: a Bologna non si può sbagliare.
Qui Bologna
Non sono al meglio Mirante e Rossettini; quindi, nel 4-3-3 di Roberto Donadoni, pronti dal primo minuto Da Costa e Maietta. Tornano a disposizione Zuniga, Gastaldello e soprattutto Donsah, l’eroe, insieme a Destro, della sofferta vittoria contro la Sampdoria di domenica scorsa. Per l’attacco, ballottaggio Rizzo-Mounier per affiancare il duo delle meraviglie Destro-Giaccherini. Attenzione al gioco del Bologna, che, partendo dalle fasce, potrebbe insidiare e non poco la difesa a tre della Fiorentina, costringendo le fasce Bernardeschi e Pasqual allo straordinario in difesa. Visto il periodo di forma, occhio a Gotfred Donsah.
Qui Fiorentina
3-4-2-1 di Paulo Sousa in cui l’ex Lazio e Inter Mauro Zarate, dopo il gol che ha permesso i tre punti contro il Carpi, sta scalpitando per un posto da titolare. Sarà probabilmente lui ad affiancare Ilicic, a sostegno di Kalinic unica punta. Bernardeschi e Pasqual partiranno invece dal primo minuto sulle fasce, anche se il secondo potrebbe essere insidiato da Marcos Alonso, a seconda della sua condizione fisica. Lo spagnolo Borja Valero viene retrocesso nella linea mediana, dove però ha dimostrato di poter essere comunque risolutivo. Come non spendere almeno una parola su Josip Ilicic? Ogni manovra della Viola parte da lui, e si è dimostrato in questa fase di stagione il vero uomo in più della rappresentativa toscana. Passaggi illuminanti, fiuto del gol delizioso, una gran tiro da fuori area…non ci sono dubbi, il giocatore da tenere sotto controllo è sempre lui.