Bari - Crotone, Puglia contro Calabria: il pagano Pitagora contro il monoteista San Nicola. Una sfida sicuramente affascinante, considerando anche la posizione in classifica delle due contendenti: rispettivamente al quarto ed al secondo posto. Le due squadre sono entrambe reduci da una sconfitta eppure vivono momenti molto differenti, con gli squali molto più vincenti durante tutta la prima parte di stagione. I padroni di casa, altalenanti per natura, hanno vinto undici gare, pareggiato sei volte e perso sette, con un rapporto gol fatti/subiti pari a 28/26. Gli ospiti, invece, hanno pareggiato lo stesso numero di gare, perdendo però solo in tre occasioni. I pitagorici fanno dell’aggressività il loro punto di forza, proponendo un gioco offensivo ed intenso. Il 3-4-3 di matrice gasperiniano, poi, al contrario di quel che sembra, risulta essere efficacissimo anche in difesa, come dimostrano le sole diciannove reti subite dalla squadra di Juric.
Le due formazioni, incontrantesi in dieci occasioni negli ultimi cinque anni, hanno dato vita a gare spesso avvincenti, rispetto ad altre poco emozionanti. Tra i risultati più eclatanti, inoltre, spicca il rotondo 0-3 che il Bari rifilò agli avversari il 4 giugno 2014, mentre la più larga vittoria del Crotone è databile 22 settembre scorso, proprio nel girone di andata, quando si fissò il risultato sul 4-1. Analizzando nello specifico le due formazioni, inoltre, non si può non considerare tecnicamente superiore la compagine barese ma, come spesso accade in serie B, tale superiorità non sempre si tramuta sul campo di gioco. Inspiegabilmente, infatti, i galletti continuano ad alternare fasi di magra a fasi di prosperità ridondante, stazionando nelle zone alte senza, però, fare lo step necessario per alzare l’asticella delle proprie stagioni.
La gara di questa sera sarà quindi un banco di prova importante per entrambe le duellanti: i padroni di casa dovranno dimostrare di aver finalmente trovato la quadratura del proprio cerchio dopo l’esonero di Nicola e l’arrivo di Camplone, mentre i crotonesi potranno dimostrare ancora una volta, in caso di vittoria, la forza di un progetto unilaterale basato su un gioco e su una disposizione tattica sempre uguale e su interpreti magistralmente accordati dall’abile direttore d’orchestra Ivan Juric.