Il quadro di questa serie A sembra aver cominciato a dare, per la prima volta da agosto, qualche risposta. Ed era ora, visto che un rebus così intricato non lo si vedeva da anni. Numero uno: sembra che la volata scudetto sia ormai piuttosto definita. E la Fiorentina di Paulo Sousa, a meno di clamorosi ribaltoni, in questa volata non c’è. Numero due: per la terza piazza, che significa Champions League, si è innescata una sfida aspra e combattuta, tra la Viola (42), l’Inter (41), la Roma (38), e perché no, il Milan (36), reduce dalla straripante vittoria nel derby di Milano. Numero tre: in fondo alla classifica, la lotta per non retrocedere è ancora apertissima. E bisogna fare attenzione, molta attenzione, a dare il Carpi per vinto. Parola di Fabrizio Castori.
Fiorentina-Carpi è un incontro dalle diverse sfumature, con motivazioni diverse, classifiche praticamente opposte, squadre agli antipodi. Da una parte, la classe e la tecnica dei giocatori in maglia viola. Dall’altra, il cuore e la grinta degli emiliani. Da una parte, l’eleganza e la compostezza del portoghese Paulo Sousa. Dall’altra, la genuinità marchigiana un po’rozza di Fabrizio Castori. Insomma, queste due squadre in comune non hanno proprio niente. Soltanto una cosa: questa sera, faranno di tutto per vincere. E per dare vita ad un grande incontro.
Qui Fiorentina
Nel 3-4-1-2 di mister Paulo Sousa, non ci sarà Marcos Alonso, che partirà dalla panchina per guai fisici. Al suo posto, pronto dal primo minuto Manuel Pasqual. Anche dall’altra parte, però, ci potrebbe essere un cambiamento: Bernardeschi non sta convincendo a pieno l’allenatore, e potrebbe essere rimpiazzato dall’ex Dortmund Kuba Blaszczykowski. Sulla trequarti, a fianco ad Ilicic, Tello è in leggero vantaggio su Babacar e Zarate. La Fiorentina non è in un periodo di forma smagliante, e il pareggio di domenica scorsa contro il Genoa ne è la prova. Ma, per una serie di contingenze, prima tra tutte la situazione analoga che si sta verificando tra le dirette avversarie, la Viola è ancora lassù in cima, a lottare per la Champions. Ma, a differenza di ciò che dice Renato Zero, il carrozzone non va affatto avanti da sé. Serve qualcuno che lo traini verso la Champions. E oggi più che mai, quel qualcuno è Josip Ilicic.
Qui Carpi
Nove punti nelle ultime cinque gare, quinto posto nella speciale classifica della forma. Insomma, il Carpi in serie cadetta proprio non ci vuole tornare. Fabrizio Castori, dopo la breve e non positiva esperienza di Sannino, è stato chiaro: per salvarci, dobbiamo tornare a giocare come l’anno scorso. E quindi, il 3-5-1-1 di Firenze non avrà nomi altisonanti, ma tanta grinta e tantissimo cuore. Quello che serve, quando si vuole giocare in serie A. Sulla fascia destra, torna Pasciuti, mentre Letizia viene confermato a sinistra. In attacco, Mbakogu è insidiato per il posto da titolare da Mancosu, con Di Gaudio a rimorchio. In difesa, fermo Romagnoli, partirà Suagher dal primo minuto. Occhio a Di Gaudio, castigatore dell'incredibile match di coppa Italia vinto dagli emiliani per una rete a zero.