La Juve soffre ma vince. Grazie all'autorete di De Maio, gli uomini di Allegri riescono ad avere la meglio sul Genoa dopo una prestazione non proprio esaltante. L'importante per la Juve era la vittoria per rimanere in scia del Napoli in vista dello scontro diretto del 13 febbraio. Tredici, come le vittorie consecutive in campionato dei bianconeri, nuovo record. A sbloccare la situazione è un autogol di De Maio dopo una sgroppata di Cuadrado con annesso cross. Nella ripresa la Juve controlla e va vicina al raddoppio con Zaza che poi si fa espellere per un brutto fallo su Izzo.
Doppia tegola per Massimiliano Allegri, che oltre a Mandzukic e Asamoah, perde in extremis anche Khedira e Chiellini: il primo per una lesione all'adduttore lungo, il secondo per un affaticamento. A sostituire il difensore della Nazionale c'è Caceres, mentre al posto dell'ex Bayern Padoin e non Sturaro, quest'ultimo in panchina perché non al meglio. Sulle fasce, spazio a Cuadrado ed Evra, preferiti rispettivamente a Lichtsteiner e Alex Sandro, mentre in avanti è Dybala a vincere il ballottaggio con Zaza. Dall'altra parte, Gasperini rinuncia al suo classico tridente per schierarsi a specchio col 3-5-2. In difesa torna a sorpresa titolare De Maio, preferito a Burdisso, mentre in mezzo al campo c'è spazio, oltre che per Ansaldi, Rigoni e Dzemaili, anche per Ntcham e Gabriel Silva, quest'ultimo arrivato in rossoblù da pochissimo. Accanto a Pavoletti c'è Cerci, al suo debutto dal 1' con la maglia del Genoa. Suso, invece, si accomoda in panchina, pronto ad entrare a gara in corso.
Nei primi minuti è un Genoa molto aggressivo. Difficile ragionare per i portatori di palla della Juve. Al 13' prima chance per la Juventus: accelerazione improvvisa di Dybala, che si libera con estrema facilità di un avversario e tenta la rasoiata dalla lunghissima distanza: il pallone esce fuori di pochissimo. Al 18' ci prova Pogba su punizione ma la sfera non gira abbstanza e termina fuori. Ottima partita del centrocampo del Genoa, che chiude tutte le linee di passaggio e non dà possibilità di profondità ai portatori di palla bianconeri.
Al 31', però la Juve passa: grande giocata sulla destra di Cuadrado, che si beve Izzo con una finta e poi mette in mezzo un pallone che viene involontariamente deviato nella propria porta da De Maio,1-0. Al 42' Finisce la partita di Evra, al cui posto entra Alex Sandro. La prima frazione si chiude con il vantaggio bianconero.
Nella ripresa, pronti via e Genoa subito pericoloso con una conclusione potente ma centrale di Cerci: in qualche modo, Buffon riesce a respingere il pallone. Al 54' seconda sostituzione per Allegri, che inserisce Zaza al posto di un impalpabile Morata. Al 55' fuori Cerci per il Genoa e dentro Suso.
Al 56' Juve ad un unghia dal raddoppio proprio con Zaza, che, liberato davanti alla porta da un filtrante di Dybala, non riesce a superare il reattivo Perin, bravo in questa circostanza a chiudergli lo specchio. Al 58' seconda sostituzione tra le fila della squadra ospite: entra Capel, esce Ntcham. Con l'ingresso di Suso e Capel, ora il Genoa torna a giocare col modulo che conosce meglio: il 3-4-3. Al 63' altra tegola per la Juve: fuori Caceres per problemi al ginocchio e dentro Rugani.
La partita non riesce ad entrare nel vivo con la Juventus appagata dal vantaggio ed il Genoa molto propositivo ma incapace di creare pericoli dalle parti di Buffon. All'81' terzo e ultimo cambio per Gasperini, che fa esordire Matavz. Esce Dzemaili.
L'ultima emozione del match è l'espuslione diretta di Zaza per fallo su Izzo. La Juve, resiste all'"assalto" del Genoa e porta a casa una vittoria sofferta quanto importante vista anche la vittoria del Napoli che continua a condurre con i bianconeri a meno due. Nel prossimo turno impegno sulla carta agevole per Allegri e C. che faranno visita al Frosinone mentre per il Genoa ci sarà la Lazio al "Ferraris" sabato sera.