L'Alessandria è certamente la vera sorpresa di questa stagione di Tim Cup: la squadra di Gregucci è stata capace di far fuori in serie Vicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa e Spezia e domani sera giocherà l'andata delle semifinale contro il Milan che ha nella Coppa Italia uno degli obiettivi principali della stagione. Il ritorno è in programma il 1° marzo a 'San Siro'. E' chiaro che contro i rossoneri parte senza i favori del pronostico, ma l'Alessandria ha già eliminato squadre più blasonate e appartenenti a categorie superiori.
Angelo Adamo Gregucci, tecnico dei piemontesi, ha parlato a Radio Onda Libera della delicata sfida di Coppa Italia: "Siamo pronti a rappresentare Alessandria, la città, i tifosi, la Lega Pro. L’entusiasmo è tanto, le aspettative non so. C’è voglia di partecipare all’evento, sono stati venduti tantissimi biglietti come neanche ai tempi della Serie A negli anni ’50. Certe occasioni diventano un esempio per i giovani, perciò ho ricordato Piermario Morosini subito dopo la vittoria a La Spezia. Sarà importante avere un comportamento corretto e all’altezza di una situazione del genere."
Gregucci deve fare a meno dello squalificato Celjak, per il resto dovrebbe essere confermata la squadra che ha vinto a La Spezia. Sono già stati venduti 16.500 biglietti per Alessandria-Milan, che aria si respira in città?: "C'è entusiasmo, noi siamo pronti a rappresentare la città, i tifosi, la Lega Pro . C'è voglia di partecipare all'evento. L'entusiasmo è tanto, le aspettative non so. C'è di tutto, anche le emozioni che si provano. Certe occasioni sono anche un esempio per i giovani, perciò ho ricordato Piermario Morosini subito dopo la vittoria a La Spezia. Sono stati venduti tantissimi biglietti come neanche negli anni '50 ai tempi della Serie A. Sarà importante avere un comportamento corretto, all'altezza di una situazione del genere". Chisura sulla corsa allo scudetto: "Per lo scudetto vedo più Juve che Napoli. I bianconeri sono abituati a vincere, a Napoli la pressione si avverte. Higuain straordinario ma quando giocavo io c'erano dieci palloni d'oro e oggi la scuola italiana dei difensori si è un po' persa. marcare Higuain? Lui è un attaccante straordinario e non ce ne sono molti come lui in circolazione. Però ai miei tempi c'erano dieci palloni d'oro e ho incrociati grandissimi giocatori, da Maradona a Van Basten. La scuola italiana dei difensori oggi si è smarrito".