Ad un certo punto sembrava che Francesco Guidolin non si dovesse più sedere su una panchina. Dopo tante stagioni passate ad allenare l'Udinese, un ruolo da supervisore, sempre per il club bianconero, per non interrompere un rapporto consolidato nel tempo. Il progetto giusto, però, quello dello Swansea in Premier League, lo ha convinto a tornare.
I Pozzo hanno una squadra anche in Inghilterra, il Watford, e Guidolin alla Gazzetta dello Sport ammette che gli sarebbe piaciuta anche quella panchina: "Credo di aver compiuto un lavoro straordinario a Udine. Avevo fatto capire che mi sarebbe piaciuto lavorare nel Watford, anche in Championship, ma sono stati scelti altri manager. Visti i risultati, prima la promozione e ora il buon rendimento in Premier, sono state decisioni giuste. Posso ribadire che mi sarebbe piaciuto, ma è andata così e ho accettato la situazione con serenità." Adesso una nuova esperienza dopo un periodo di pausa: "Mi sono dedicato alle cose che per trent’anni avevo trascurato. Mi sono rilassato e ne avevo bisogno perché ho sempre vissuto la professione in modo totale, soprattutto con la testa. Ho trascorso molto tempo con mia moglie e abbiamo viaggiato nei posti che preferisco: la mia Castelfranco, la Costa Azzurra, Londra, la campagna veneta. Ho praticato sport: ciclismo, corsa, palestra. Ho visto tanto calcio."
Sicuramente è stato cercato in questo periodo, ma nessuno lo ha convinto come lo Swansea: "Non mi sono mai sentito abbandonato dal calcio italiano e ringrazio tutti quelli che in questo periodo mi hanno cercato. Ho però preferito aspettare perché volevo vivere un’altra esperienza all’estero. Alla fine l’attesa è stata premiata. Sapevo che non era facile perché a livello internazionale non sono famoso, ma è stato bravo il mio agente Frank Trimboli a cogliere quest’occasione e portarmi a Swansea.I segnali iniziali sono incoraggianti. L’accoglienza mi ha colpito: ho trovato un ambiente estremamente cordiale. Il primo tempo con il Watford ha mostrato il nostro miglior calcio degli ultimi tempi. Sto studiando lo Swansea da un mese e sono convinto che ci siano le basi per lavorare bene." Guidolin è convinto di poter dare il proprio contributo ai gallesi: "Non voglio entrare a gamba tesa e non intendo sconvolgere abitudini consolidate. Mi affido alla mia sensibilità e alla mie doti umane: educazione, calma, gentilezza. Piano piano introdurrò nuove regole, in campo e fuori, ma senza produrre scossoni traumatici. Cercherò di introdurre la cura per i dettagli che sono poi quelli che marcano la differenza: attenzione, concentrazione, intensità, con il filo conduttore del buon calcio."