Chi l'avrebbe mai detto che una squadra di Serie B e una di Lega Pro si sarebbero giocate un posto in semifinale di Coppa Italia? Realisticamente, nessuno. Eppure è tutto reale. Questa sera, al Picco di La Spezia, i padroni di casa affrontano l'Alessandria in un derby del nordovest che vale qualcosa più del semplice approdo tra le 4 regine della Tim Cup. Una sfida a sorpresa, impronosticabile un mese fa. Eppure i liguri hanno compiuto l'impresa eliminando la Roma ai rigori in un Olimpico praticamente vuoto, mentre i piemontesi hanno espugnato il campo del Genoa nei supplementari, dopo aver battuto anche il Palermo al Barbera.

Ovviamente, essendo la partita più importante per distacco nella storia recente delle due squadre, i due allenatori non si risparmieranno e manderanno in campo le migliori formazioni possibili, al netto degli infortuni, che rappresentano in questo momento un fattore per entrambe.

QUI SPEZIA - I padroni di casa, guidati da Domenico Di Carlo, subentrato a Bjelica, devono fare a meno di pedine importanti quali De Las Cuevas, Acampora e Piccolo, arrivato dal Lanciano e non al meglio. Il pragmatico 4-4-2 dello Spezia prevede dunque Chichizola tra i pali, con la coppia centrale composta da Terzi e Postigo davanti a lui, mentre sugli esterni vanno De Col e Migliore. Qualche rebus in più in mediana: Kvrzic e Situm sembrano essere i due che presidieranno le fasce, in mezzo invece Juande e Canadjija devono fare i conti con il pressing di Pulzetti da dietro. Tre giocatori per due posti in attacco: Catellani, Nené e Calaiò, con l'ex Napoli che sembra partire leggermente dietro nelle gerarchie.

QUI ALESSANDRIA - Angelo Gregucci risponde con il classico 4-3-3, con qualche cambiamento rispetto all'undici titolare in campionato. Davanti ballottaggio tra Bocalon e Marconi, con il secondo leggermente avvantaggiato, mentre larghi vanno Marras e Fischnaller, vista l'assenza di un uomo chiave quale Antimo Iunco. Mezavilla giocherà davanti alla difesa, interni Nicco e Loviso, ma attenzione a Branca che potrebbe prendere il posto dell'ex Bologna. In difesa invece l'escluso potrebbe essere Vitofrancesco, con Celjak sulla destra, Sabato a sinistra e Sosa-Cirri in mezzo davanti a Vannucchi.

PARLA DI CARLO - Concentrazione, voglia e soprattutto motivazione. Mimmo Di Carlo ha chiesto questo ai suoi. Per sognare, per arrivare in semifinale di Coppa Italia. "Abbiamo avuto soltanto due giorni per preparare la sfida di domani sera, ma gare così si preparano da sole perché la posta in palio è altissima - spiega il tecnico al sito ufficiale dello Spezia Calcio - Dovremo entrare in campo pronti a battagliare, giocare con coraggio ed intensità, vogliosi di regalare una grandissima gioia a tutto l'ambiente spezzino, sfruttando al meglio il fattore "Picco": la passione ed il calore dei nostri tifosi saprà fare la differenza. La gara di domani vale la storia per entrambe, le motivazioni sono infinite, chiunque vorrebbe giocare una gara del genere. Solo giocando da squadra si possono ottenere risultati importanti. Arrivare in semifinale di Tim Cup non è una cosa che capita tutti i giorni e riuscirci sarebbe un premio per tutto l'ambiente Spezia. Faremo il massimo per regalarci il Milan e scrivere una nuova, bellissima pagina nella storia di questa piazza e del calcio italiano".

PARLA GREGUCCI - La campana opposta è quella di Gregucci, che dopo la sconfitta rimediata contro il FeralpiSalò in campionato si è detto preoccupato: "Le partite di calcio si possono anche perdere ma la sconfitta di questa sera forse ci farà bene e ci aiuterà a mettere i piedi per terra. Lunedì è la partita che conta meno per noi, anche se capisco la mediaticità della storia. Io spero di aver visto il peggio questa sera e spero che sia solo una partita bucata. Ma è l'atteggiamento che mi preoccupa, andare in campo ogni maledetta domenica con la stessa intensità. Non siamo nemmeno scesi in campo, chiediamo scusa ai tifosi per la nostra prestazione. Se c'è da richiamare all'umiltà penso che questa sia la giornata giusta. Nel calcio conta cosa si farà e non cosa si è fatto. Sempre". In conferenza stampa ha però ribadito che "a Spezia non abbiam mai perso". Sicuramente, le motivazioni al piccolo Alessandria non mancano.