Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco si è guadagnato sul campo il nome di ammazza grandi. Nel girone di andata appena finito, infatti, nessuno ha fatto più punti contro le prime cinque della classifica degli emiliani che in più non hanno mai perso contro Napoli, Juventus, Inter, Fiorentina e Roma.
Alla prima giornata di questo campionato il primo segnale, con la vittoria in casa proprio contro il Napoli di Sarri. Al San Paolo sarà un'altra gara, ma Di Francesco conosce la forza della propria squadra: "Ogni giorno c'è una prova di maturità, nella vita e nelle partite dobbiamo dimostrare che quanto fatto non è un caso. Affronteremo una squadra in forma mentalmente e fisicamente su un campo dove c'è voglia di festeggiare. Ma noi li metteremo in difficoltà. Loro sono passati dal 4-3-1-2 al 4-3-3 ma, al di là del modulo, ora hanno certezze nettamente superiori, Sarri sta facendo un ottimo lavoro, in crescita e si vedono i risultati. Ma io penso ai miei, sapendo che loro sono primi e seriamente candidati al titolo."
La vittoria di San Siro non deve accontentare nessuno, avverte Di Francesco: "Non bisogna mai abbassare la guardia, mai accontentarsi. Come stanno i ragazzi mentalmente? Dovrei avere un "cervellometro" per saperlo in questa settimana ho visto grande entusiasmo e grande voglia di lavorare, ma le risposte le darà il campo. Queste vittorie non devono portarci presunzione ma consapevolezza di quel che stiamo facendo e di quel che possiamo fare." Un commento sulle statistiche positive contro le prime della classe del suo Sassuolo?: "Diamogli continuità se ne parla tanto ed è giusto così. Ma dobbiamo continuare su questa strada. L'andata col Napoli? Neanche me la ricordo più, ogni partita è storia a sè e noi la dobbiamo affrontare con la nostra mentalità."
Infine due parole sulle assenze di domani e su possibili paragoni con Maurizio Sarri: "Mancheranno Berardi e Cannavaro, non mi dispiace perché so che chi li sostituirà farà un ottimo lavoro, ho una rosa ampia, ovvio che è meglio avere tutti a disposizione, ma sono serenissimo. Sarri porta la tuta, io il vestito. Lui fuma, io no. Siamo molto diversi. A parte gli scherzi, lo conosco dai tempi del Pescara, ha avuto una grande crescita. È molto intelligente. Al Napoli ha lasciato il suo 4-3-1-2 per il 4-3-3 mettendoci del suo."