Il calcio é uno sport di base, ma ad oggi sta diventando sempre più business: dall'inserimento dei diritti TV é diventato anche in buonissima parte una cosa di sponsor, marketing ed economia. Poi sono arrivati i presidenti tipo Abramovich, Al-Khelaifi e quant'altro... Insomma, i soldi prendono sempre di più il sopravvento. Questo ci basta come introduzione per spiegarvi l'attuale situazione del mercato: Luiz Adriano andrà nella Super League cinese per lo smisurato (viste le prestazioni, ndr) prezzo di 12 milioni di euro, quando 6 mesi fa era stato pagato meno dal Milan.
Il giocatore andrà a fare il top player in un campionato sicuramente non di eccelso valore tecnico ma che attrae come esperienza diversa, ma soprattutto come ingaggi, pesanti, strapagati dai ricchi presidenti delle società orientali; questa notizia non é certo nuova, é nuova quella dell'interessamento sempre da parte di team cinesi per Gervinho della Roma e Guarìn dell'Inter: i giallorossi quest'estate avevano già venduto l'ivoriano negli Emirati Arabi, ma poi per delle spropositate richieste del giocatore era andato tutto male. Adesso con Spalletti potrebbe tornare sul mercato; il colombiano oramai é una riserva ai neroazzurri e vuole più spazio, e questo sicuramente gli verrebbe garantito in Oriente.
I cinesi hanno voglia di rivoluzione calcistica nel loro paese e comprare gli esuberi dei top team é parte di questo progetto. Quelli orientali sono fondi garantiti, immediati e soprattutto ad ampia disponibilità: con la compartecipazione delle aziende (stile Doyen) nelle proprietà dei cartellini dei calciatori, i fondi aumentano eccome e i trasferimenti sicuramente si fanno più facili. E' difficile, tantissimo, inserirsi in un ambiente così nuovo ma il potere che hanno queste cordate é tanto; le società di Serie A tramite questi fondi potrebbero reinvestire su nuovi giocatori.
Ovviamente questi soldi fanno comodo anche in bilancio, proprio Inter e Roma hanno avuto problemi col Fair Play Finanziario: 15 milioni per Guarìn e altrettanti per Gervinho sicuramente non verrebbero declinati dalle proprietà (estere, per collegarci al discorso di prima) che vedono i prezzi aumentare, così come le possibilità. Tra qualche anno ci troveremo a parlare di un calcio su scala mondiale? E chi lo sa, per adesso possiamo solo continuare a guardare...