Da Napoli e dal Napoli al Sassuolo. Per Paolo Cannavaro l'addio al Vesuvio ed alla sua squadra del cuore non deve essere stato facile da assorbire ed ancora oggi, nelle parole dell'ex capitano azzurro, l'amarezza per la cessione si legge ancora tra le righe. Tuttavia il difensore centrale partenopeo ha trovato, anche in Emilia-Romagna, una nuova famiglia ed un nuovo progetto sportivo, che quest'anno sta dando i risultati sperati. Cannavaro mostra soddisfatto il petto quando si parla dell'operato della squadra neroverde, sesta in classifica ad un passo dalla Roma, ma gli brillano ancora gli occhi quando deve parlare del suo Napoli. 

"Il Napoli, e lo dico da calciatore e non da tifoso, è la squadra che mi ha impressionato di più e non è un caso che sia campione d’inverno, sa unire grandi individualità a un grande gioco". Queste le parole dell'ex capitano azzurro intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli questo pomeriggio. Merito di Sarri, ovviamente: "In tanti si meravigliano dei suoi successi, ma tra calciatori si parla e si sa chi sono gli allenatori davvero bravi, ed il mister azzurro è uno di questi".

Inevitabile, nonostante la sua assenza per squalifica, non parlare della sfida in programma sabato al San Paolo, quando Higuain ed i suoi vorranno riscattare la sconfitta del Mapei Stadium (una delle due rimediate dal Napoli in questa stagione): "Sarà una partita a scacchi, si incontrano due allenatori che sanno leggere benissimo ogni gara. Noi stiamo acquisendo una mentalità da squadra completa, lo abbiamo dimostrato a San Siro tenendo botta con i nerazzurri e battendoli nel finale. Guarderò la partita in tv con la mia famiglia in maniera tranquilla, è ovvio che se il Sassuolo dovesse perdere il Napoli sarebbe ancora primo e questo per me renderebbe la sconfitta meno amara”.

Infine, un parere personale sulle velleità di titolo degli azzurri: "Bisogna lottare fino alla fine, forse rincorrere è più facile rispetto a stare davanti e tenere lontane le inseguitrici, ma i partenopei hanno le carte in regola per far benissimo, quella parola lì da tifoso non voglio pronunciarla però".