Kevin-Prince Boateng, tornato al Milan dopo l'esperienza poco felice allo Schalke 04, ha festeggiato sabato sera il suo esordio-bis con la maglia rossonera, subentrando a Luiz Adriano al 57' del match pareggiato sul campo della Roma. Parole al miele quelle a fine partita del neo giocatore del Milan: "Sono felice perché è stato un anno difficile per me. Ringrazio la mia fidanzata, mio fratello, Berlusconi e Mihajlovic che ha creduto in me. Non lo so se ho cambiato la gara, ma sono deluso perché dovevamo vincere. Stasera abbiamo fatto una grande gara, ora concentriamoci per mercoledì".

Un esordio positivo per il Boa: una partita di qualità e sostanza, fatta da inserimenti e grinta, mixati da intelligenti tocchi di classe e intensità nel pressing. Il Milan ha trovato più consapevolezza nelle giocate offensive da quando è entrato. Con il ritorno di Boateng, Sinisa Mihajlovic ha un’arma in più per migliorare il centrocampo, reparto che ha bisogno di trovare estro e personalità. Il ghanese non è ancora al top dal punto di vista fisico, ma il tecnico serbo in Boateng ha finalmente trovato il giocatore che dietro le punte può dare quell’imprevedibilità che tanto è mancata, fino ad ora, al gioco rossonero. Per caratteristiche tecniche può giocare anche da esterno nel 4-4-2, ma con Allegri, l'ex Schalke 04, giocava nel 4-3-1-2 da trequartista incursore. Insomma, più ruoli per un unico giocatore. Altro vantaggio è che non c’è mai una zona fissa, di riferimento, per il Boa e questa può diventare una vera arma in più per il Milan, ma soprattutto una vera e propria spina nel fianco per le difese avversarie. 

I rossoneri, contro i giallorossi, avrebbero anche potuto vincere, ma hanno sprecato troppo nella ripresa e sono usciti dall’Olimpico con un amaro pareggio. Berlusconi continua a non essere soddisfatto dei risultati e mercoledì in Coppa Italia Sinisa Mihajlovic non può sbagliare: poche concessioni al turnover, anzi il tecnico serbo si affiderà alla squadra titolare, la finale del torneo è un obiettivo concreto. Boateng scalpita per una maglia da titolare e con la sua personalità ha la possibilità di diventare un leader di questa squadra. Chiariamoci: da solo non basta per alzare il livello della squadra, ma il Boa può diventare un punto di riferimento. Al Milan manca quel giocatore capace della giocata difficile ed in grado di sbloccare la situazione in qualsiasi momento. Tocca a Kevin Prince Boateng?