La Juve continua a correre, nella cronometro della Serie A i bianconeri macinano metri su metri e accorciano sulle avversarie dopo la partenza a rilento. La Sampdoria ci crede fino all’ultimo, ma non riesce a rimontare: termina 2-1 in favore della Juventus al Ferraris, una Juventus che soffre fino all’ultimo minuto e porta a casa la nona vittoria di fila, maturata grazie alle reti di Pogba e Khedira.

La squadra di Montella era riuscita ad accorciare le distanze con Cassano, schierato ancora punta nel 4-3-3, formazione identica al derby ma con un De Silvestri in meno e un Cassani in più. Allegri sceglie Rugani, Hernanes ed Evra per sostituire Barzagli sul centro-destra, Marchisio in regia e Alex Sandro in panchina, quest’ultimo per scelta tecnica.

Il francese non fa affatto rimpiangere il brasiliano, garantendo la solita esperienza. A sbloccare però è un altro transalpino, Paul Pogba: controllo di petto in area sul lancio di Bonucci e girata col sinistro al volo all’angolino basso. Il gol sblocca una gara molto di studio, illuminata solo da due conclusioni da fuori, proprio di Pogba e poi di Hernanes, che impegnano Viviano.

Dopo il gol la Samp prova ad alzare il baricentro, ma i bianconeri restano in controllo anche se non riescono ad affondare, dimostrandosi solidi e caparbi nel difendere il vantaggio con ordine. Anche la Sampdoria ci mette del suo, non riuscendo mai a concludere se non con una conclusione sbilenca di Fernando.

Nella ripresa la Juve entra in campo con un ottimo atteggiamento e trova immediatamente il raddoppio: Dybala, come sempre illuminante e autore di un gran match, verticalizza mettendo in porta Khedira, che controlla e col destro gela Viviano firmando lo 0-2. Dopo una botta da fuori di Hernanes larga di pochissimo, arriva la prima occasione per la Samp, con un colpo di testa di Eder su cross da destra che termina fuori.

La Juve non si scompone (ancora), si fa nuovamente viva in avanti e crea altre due ottime occasioni, un mancino bellissimo da fuori che Viviano mette in corner e un colpo di testa di Morata su un pallone geniale di Hernanes che termina fuori di un soffio. Lo spagnolo sciupa il gol, la Samp segna. Gol sbagliato e gol subito, recita una delle regole non scritte del calcio: al 64’ spettacolare uno-due Cassano-Carbonero col talento di Bari vecchia che incrocia col destro gelando Buffon.

In fiducia, la Doria sfiora anche il pareggio con un destra da fuori di un grande Fernando, e la Juve comincia a soffrire, anche se la Samp ancora non riesce a rendersi davvero pericolosa, mentre la Juve vede Viviano salvare un cross di Evra pericolosamente deviato. Montella cambia assetto, si mette con una sorta di 4-1-3-2, mentre la Juve si copre col 5-4-1 e resiste, con la Sampdoria che non riesce a impegnare davvero Buffon.

Le vere occasioni mancano, ma la pressione è altissima, la palla però non entra per merito anche di un enorme Chiellini, che fornisce l’ennesima prova di solidità difensiva. Nel finale arriva anche un rosso a Moisander, che va dritto su Zaza per evitare la ripartenza. La rabbia di Allegri per la sofferenza dei suoi si placa quando Mazzoleni sancisce la fine. Quando vedrà la classifica senza dubbio svanirà del tutto: la Juve è a -2 dalla vetta.