Il Frosinone inciampa al Matusa, nel fortino di casa. Il Napoli impazza nel pomeriggio di A e segna cinque volte, sgretolando resistenza e sogni dell'undici di Stellone. Battuta d'arresto che acquista rilievo alla luce dei risultati odierni. Il Carpi - in campo ieri - si avvicina, un passo avanti sfrecciano Palermo e Genoa, la salvezza si fa complessa al giro di boa.
Al triplice fischio, il tecnico racconta l'incontro e sottolinea qualche decisione arbitrale in occasione delle prime due segnature. Il dubbio non pone però un velo sulla forza del Napoli, Stellone evidenzia i meriti della compagine di Sarri e ammette la sconfitta di campo.
"Sapevamo di affrontare la squadra più in forma del campionato, che gioca meglio e le difficoltà che potevamo avere. Siamo partiti bene, c'è stato il primo gol che nasce da un fallo e il secondo devo rivederlo. Non era rigore ma aldilà di quello sono uscite le qualità del Napoli nel secondo tempo e ci hanno messo in serie difficoltà. Partita difficilissima lo sapevamo e oggi abbiamo affrontato una squadra troppo forte per noi".
Squadra, quella partenopea, destinata a restare a lungo nella lotta Scudetto, un'impressione di completezza, un frullato di talento e solidità, abnegazione e gioco.
"Sul Napoli? Prima di questa gara la squadra che mi aveva impressionato era stata la Fiorentina e oggi dico il Napoli perchè ha tante soluzioni, individualità, gioco di squadra, intensità e lotterà fino alla fine per la vittoria dello scudetto".
Qualche critica per la scelta di affrontare a "testa alta" il match, sfidando uno contro uno il Napoli, senza costruire barricate utili a limitare l'incedere ospite. Stellone difende l'opzione iniziale, il Frosinone non può permettersi di chiudersi in trincea, deve cercare di costruire qualcosa, produrre un'idea di calcio per raggiungere l'obiettivo.
"Partita affrontata troppo a viso aperto? Ho visto in questi giorni parecchie partite del Napoli che ha fatto gol e vinto partite anche più nette rispetto ad oggi, contro qualsiasi squadra e modulo. Sono voluto partire con un 4-2-3-1 più difensivo, gli esterni propensi a difendere e offendere, non è andata bene. Può essere che con un altro modulo potevi essere più coperto ma non creavi nulla e contro una squadra come il Napoli voleva dire mettersi dietro e sperare che non poteva riuscire una giocata loro. Difficile per le qualità che hanno perchè qualsiasi modulo e atteggiamento è difficile contro di loro. La sconfitta con il Napoli ci può stare, purtroppo le due squadre che stavano vicino al Frosinone hanno vinto fuori casa e si sono distanziate".
Fonte Radio Rai