Cade ancora la Fiorentina di Paulo Sousa, al termine di una gara compromessa da una prima frazione giocata in malo modo, dove la compagine gigliata è stata fin troppo vittima di un nervosismo provocato dall'aggressività, a volte eccessiva, della squadra ospite. Mancanza di lucidità e del guizzo giusto, complice anche l'assenza di Ilicic, relegato in panchina da un acciacco ed utilizzato soltanto in parte nella ripresa. L'allenatore portoghese della viola ha così commentato, nel post gara, la brutta prestazione della sua squadra.
L'analisi del portoghese nasce proprio dalle motivazioni di questa sconfitta, anche se Sousa non cerca attenuanti nella stanchezza e nelle assenze: "Sono dettagli che possono condizionare ma non dobbiamo soffermarci troppo su questi ultimi. Giochiamo comunque in undici e dobbiamo pensare alla nostra partita. Non abbiamo creato molto nei primi quindici minuti, dove abbiamo giocato discretamente. Il resto del primo tempo è stato equilibrato, con loro che puntavano sui nostri sbagli e sui contropiedi. L'episodio del gol di Keita all'ultimo secondo ci ha condizionato a fine primo tempo".
Dalla prima alla seconda frazione, dove nonostante i cambi Sousa non è riuscito a dare una svolta al match: "Il secondo tempo non abbiamo giocato male, cercando comunque di imporre il nostro credo, ma comunque avevamo di fronte una squadra fisica e di un certo livello. Certo, siamo stati un po' disorganizzati e frenetici anche nel finale, ma rispecchia comunque la nostra voglia di vincere e di portare a casa un risultato".
Infine, una battuta riguardo i numerosi errori tecnici in fase di possesso palla, che il tecnico però non attribuisce ad una determinata causa: "Può succedere, ma non è stato solo merito della pressione dei nostri avversari. La squadra che ci ha pressato meglio è stata la Juventus. Oggi la Lazio ha fatto sicuramente bene in fase di non possesso, ma credo che qualche nostro errore ha condizionato oltreodo il risultato, però non mi sento di condannare la squadra".