Alberto Aquilani, attualmente in forza allo Sporting Lisbona, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati, partendo dal passato, con chiusura dedicata al futuro. Il centrocampista romano è doppio ex della sfida di domani sera tra Roma-Milan: "Spero sia una bella partita, sono due squadre importanti e i grandi giocatori non mancano". Due squadre in crisi alla luce degli ultimi risultati in campionato. Così sulla Roma: "Ha grandi pressione e un pubblico esigente. A inizio anno l’avrei messa, per il valore della rosa, come assoluta favorita per lo scudetto. L’ambiente è particolare, si esalta e si deprime, e tu calciatore lo avverti. Dovresti isolarti, ma è più facile a dirsi che a farsi. I giocatori li hanno, hanno Totti e De Rossi che da tifosi e romani sentono ancora di più la situazione ma hanno anche lo spessore per trascinare i compagni".
Il giocatore classe 84 ha voluto spendere qualche parola anche per il Milan: "Quello ho vissuto io era un altro Milan: giocavo con grandissimi campioni, come ti giravi ti giravi trovavi un fuoriclasse. Da qui è difficile giudicare, vedo che lo stanno facendo in molti e non vorrei mettermici pure io…Certo deve stare in posizioni migliori, che competono alla sua storia. Ormai va avanti così da qualche anno e la soluzione sono i risultati, come ottenere i risultati invece non devo essere io a spiegarlo. Andrea Bertolacci? E’ stato pagato tanto e io ne so qualcosa, 20 milioni sono la stessa cifra di quando passai al Liverpool. Se sei costato tanto la gente si aspetta cose grandiose e invece è solo un’etichetta che ti porti dietro e che pesa. Ha qualità, appena la squadra girerà farà benissimo pure lui". Alberto Aquilani ha parlato brevemente anche della Fiorentina del nuovo corso di Paulo Sousa: "Qui tutti mi chiedono, lo staff o chi incontro: ‘Hai visto Paulo Sousa?’. La scuola di allenatori portoghesi è davvero competitiva, tatticamente preparatissima. Sousa sta facendo grandi cose, è stato intelligente nel proseguire il lavoro di Montella e bravissimo ad aggiungerci altro del suo. Scudetto?I bianconeri lotteranno fino alla fine."
Capitolo Sporting Lisbona, Aquilani si è espresso sull'ottima stagione che sta vivendo in Portogallo - il club è primo in classifica - senza chiudere alle offerte di gennaio: "Quello portoghese è un torneo come gli altri anche se meno pubblicizzato, ci sono diversi giocatori potenzialmente fortissimi: quando giochiamo contro la nostra Primavera resto sempre di stucco. Jorge Jesus è un misto tra Mourinho e Capello, siamo primi in campionato ed in corsa in coppa ed Europa League: non si sceglie, vogliamo vincere tutto. Mi avevano detto che avrei giocato in un grande club che avrebbe lottato per il titolo, ed in effetti è cosi. Lisbona è una città bellissima in cui vivere, mia moglie si sta dedicando completamente a me e alle mie figlie: sono felice". Chiusura sul suo futuro: "Qui sto bene, gioco in una squadra che lotta per il titolo: ovviamente il mercato di gennaio è imprevedibile e possono aprirsi scenari inimmaginabili. Se Conte vorrà io ci sarò anche per la Nazionale".