Un anno fa, di questi tempi, il Milan di Inzaghi aveva perso in casa contro il Sassuolo di Di Francesco e iniziava ad imboccare quella parabola discendente che lo avrebbe accompagnato per tutto il girone di ritorno. Oggi le cose non sembrano essere molto cambiate. Un'altra sconfitta pesante, perchè a San Siro e contro una neopromossa come il Bologna, con l'aggravante di 90 milioni di euro spesi sul mercato estivo.
Se già Berlusconi da tempo non ama più particolarmente Sinisa Mihajlovic figuriamoci dopo la partita di ieri. Il presidente l'avrebbe seguita in televisione e quello che ha visto decisamente non gli è piaciuto. Approccio sbagliato alla gara, manovra lenta e prevedibile, poca cattiveria sotto porta e pure i cambi di Mihajlovic hanno lasciato più di qualche dubbio (Cerci dentro prima di Luiz Adriano per esempio). Insomma un disastro totale. Naufragio che non ha portato all'esonero del serbo, ma che ha provocato un silenzio da parte di tutti che sa tanto di riflessione molto profonda in attesa degli eventi. Nello specifico la trasferta contro la Roma di Rudi Garcia, altro allenatore poco tranquillo in questo modo. Senza un risultato positivo la situazione per Mihajlovic potrebbe davvero precipitare. A quanto filtra Berlusconi non si farebbe troppi problemi a mettere un terzo allenatore sul proprio libro paga pur di cambiare. A quel punto sarebbe Brocchi il traghettatore, con uno fra Lippi e Tassotti al suo fianco. Un modo come un altro per tirare sino a fine stagione, certificando, di fatto, un altro fallimento sotto ogni punto di vista.
Discorsi e ipotesi per ora, ma è chiaro che davvero la partita di Sabato sera sarà decisiva per Sinisa Mihajlovic e per questo Milan. A parole si continua a parlare di obiettivo Champions League, ma nei fatti è probabile che la realtà l'abbia descritta Jack Bonaventura nel post partita della gara di ieri a San Siro.