Nell'ormai consueta analisi delle ventidue di B post girone di andata, andiamo a parlare di due realtà che, per ironia della sorte, si sono affrontate proprio nell'ultima sfida della prima parte di campionato. Il Cesena, guidato dall'ex mister del Crotone Drago, arranca senza trovare il proprio gioco, a differenza dei lupi di Tesser che, dopo un inizio sottotono, hanno inanellato una serie di vittorie che li hanno proiettati nell'Olimpo della cadetteria. 

Il Cesena è una formazione che non segna e fa segnare poco. I romagnoli, infatti, hanno battuto il portiere avversario 'solo' 28 volte (tra le grandi peggio solo il Bari), mentre hanno subito 19 marcature, rivelandosi terza miglior difesa della competizione. I bianconeri giocano adottando il 4-3-3, modulo che dovrebbe garantire risultati statisticamente opposti ma che non sembra invece regalare soluzioni di continuità. Le ultime due apparizioni hanno visto un Cesena poco combattivo ed hanno sottolineato l'attuale netta inferiorità dei romagnoli nei confronti di due dirette concorrenti: solo un punto, infatti, conquistato contro Novara (0-0) ed Avellino (uscito vincitore per uno 1-2 dalla sfida al Manuzzi). Tanti gli uomini di livello, primi fra tutti Kessié e Ragusa, primo marcatore dei suoi con il misero bottino di 5 gol, proprio a sottolineare l'astinenza da gol della compagine allenata da Drago. Certo, il cammino è ancora lungo, ma senza innesti di qualità difficilmente il Cesena potrà giungere ai playoff come prima favorita per la conquista finale della serie A.

Discorso diverso, invece, per l'Avellino: gli irpini l'hanno messa dentro ben 34 volte (secondo miglior attacco) ed hanno subito 30 reti, dimostrandosi seconda peggior difesa della serie B dietro solo al Como. L'inizio della compagine di Tesser è stato terribile, con soli 7 punti in 9 gare ed una zona playoff sempre più distante. La mano sapiente dell'ex mister del Novara, però, è riuscita ad incanalare positivamente la grande potenzialità dei suoi, portando l'Avellino sempre più su. Il modulo preferito di Tesser è il 4-3-1-2, dispozione tattica che esalta tutti gli attaccanti a dispozione: sono 23, infatti, le reti degli attaccanti. Su tutti spiccano Trotta e Mokulu, si attende ancora Tavano, è tornato ufficilamente Castaldo. L'Avellino si dimosta squadra dalle grandi potenzialità, sicuramente spina nel fianco per tante compagini della categoria.