Capodanno è appena superato ma i botti, soprattutto quelli del mercato di gennaio che si aprirà tra qualche giorno, sono ancora inesplosi. Una delle trattative che rischia di far saltare il banco nei prossimi giorni, già viva nella finestra estiva delle trattative, è quella che vedeva e vede tutt'ora Felipe Anderson, talento cristallino della Lazio, vicino al trasferimento dopo una stagione clamorosa in Serie A al Manchester United. Prime bozze, sotto il sole d'estate, di una trattativa che non è mai decollata definitivamente, con i biancocelesti che, in primis, pensavano a preservare il proprio investimento in vista del preliminare di Champions (successivamente perso). 

Qualche mese dopo, invece, Felipe Anderson non è più intoccabile, complice un inizio di stagione fin troppo svogliato, nel quale il ventiduenne è apparso spesso svogliato e quasi mai decisivo. Un'offerta congrua potrebbe far vacillare la società del presidente Lotito, a caccia di liquidità da reinvestire per rinforzare la squadra a disposizione di Stefano Pioli. Ed allora le voci che giungolo da oltremanica sono quelle che vorrebbero Van Gaal ed i Red Devils puntare dritto al talento verdeoro classe 1993. Non solo. La necessità di dare una sterzata alla stagione costringerebbe gli inglesi a forzare la mano a tal punto da soddisfare le richieste di Lotito di pareggiare la somma della clausola rescissoria fissata sul contratto dell'ex Santos: 47 milioni di euro.  

Van Gaal, che nel frattempo si gioca la panchina nel match di domani contro lo Swansea, avrebbe avallato l'acquisto, considerando che nel suo reparto offensivo, fatta eccezione per il solo Martial, i vari Rooney, Mata e Depay stanno deludendo e non poco. Felipe Anderson potrebbe contribuire con la sua imprevedibilità e con il suo estro a ravvivare la manovra d'attacco dei Red Devils, piazzandosi in un ideale terzetto alle spalle della prima punta sull'out di destra (o all'occorrenza a sinistra, dove attualmente agiscono uno tra Martial e Memphis). 

Il sostituto naturale - Lazio che lascerebbe partire a cuor leggero il brasiliano per quella cifra, soprattutto in un mercato di gennaio dove cifre del genere rischiano di spostare i valori in campo, soprattutto se il bottino dovesse essere reinvestito adeguatamente in difesa e a centrocampo. Pioli, nel frattempo, potrebbe cautelarsi con il giovane Ricardo Kishna, che ha dimostrato in questo scorcio di campionato di poter tenere il campo. L'olandese classe 1995 sarebbe l'erede ideale per prendere il posto del verdeoro sulla corsia mancina e, libero dalla pressione di Anderson con il quale si gioca il posto ogni domenica, potrebbe esprimere fino in fondo il suo potenziale. Senza dimenticare Keita.

Voci, per il momento, che però sembrano avere un fondo di verità e concretezza: tra il desiderio degli inglesi di rinforzare la squadra ed alimentare i sogni di gloria dei propri tifosi e quello del brasiliano di cambiare aria dopo l'esplosione della passata stagione (manifestata forse nel malcontento e nella saudade dei primi mesi). Anderson e la Lazio sembrano essere più lontani.