Che il Sassuolo non sia più una sorpresa è un dato di fatto. La società di patron Squinzi è una delle più serie e organizzate in Italia: oltre allo stadio di proprietà, il "Mapei Stadium", requisito fondamentale per essere all'avanguardia nel calcio di oggi, la squadra è in costante crescita da due anni. Salvezza sofferta al primo anno in Serie A, salvezza conquistata senza patemi e sofferenze lo scorso anno e ora gli emiliani veleggiano in zona Europa League, a pari punti (27) della sorpresa Empoli di Giampaolo.
Passando alla squadra 2015/16, Di Francesco, che del 4-3-3 ha oramai fatto il suo marchio di fabbrica, può fare affidamento su un gruppo ormai consolidato e che gioca quasi a memoria. In porta c'è Consigli, un numero 1 di grande affidabilità e piuttosto sottovalutato dal panorama calcistico italiano. In Serie A è da anni una garanzia e la sua agilità e la sua lucidità nel fermare le conclusioni ravvicinate avversarie sono qualità importanti e non indifferenti. In difesa, la coppia centrale composta da Acerbi e Cannavaro sta diventando, giornata dopo giornata, una delle più solide del campionato. Il primo, oltre ai due gol, entrambi realizzati a "Marassi" contro Genoa e Samp, ha un ottimo rendimento: poche sbavature e sempre grande sicurezza. Non è un caso che il sito di statistiche whoscored.com lo valuti 7,43. La negativa esperienza al Milan e, soprattutto, il tumore ai testicoli che lo ha colpito due anni fa sono solo un brutto ricordo. Anche Paolo Cannavaro, nonostante le 34 primavere, è una certezza. Dopo il suo brutto ultimo periodo al Napoli - con cui ha giocato per ben 9 anni (nel 1998-1999 e dal 2006 a gennaio 2014) con Rafa Benitez, con il quale giocatore non ha mai avuto un rapporto idilliaco, Cannavaro è tornato il roccioso stopper che tutti conosciamo: sicuro e quasi sempre puntuale negli interventi. Ai difensori centrali non vanno dimenticati i due terzini: Vrsaljko e Peluso. Il croato è una pedina fondamentale per lo scacchiere di Di Francesco, ed è destinato a giocare in una "grande". Mentre l'ex Juve, 31 anni, al suo secondo anno in Emilia, è in crescita e sta in parte riscattando la scorsa stagone, non troppo positiva dal punto di vista del rendimento. In rosa ci sono anche Longhi, Terranova, Ariaudo e Antei. In generale poco utilizzati, ma sempre pronti quando chiamati in causa.
Capitolo centrocampo. Oltre a capitan Magnanelli, il centroampista top del Sassuolo è Simone "missile" Missiroli, versatile come pochi altri in Serie A. Oltre a curare la fase difensiva, è molto importante anche in fase offensiva. Riesce a unire sia l'aspetto della qualità che quello della quantità. C'è, invece, più concorrenza per il ruolo di mezzala destra. Inizialemente il titolare era l'ex Primavera Inter Duncan, prelevato in estate dalla Samp. Tuttavia, da metà ottobre, oltre all'ex blucerchiato si sono alternati il veterano Biondini e il "baby" Lorenzo Pellegrini, 19 anni e centrocampista molto promettente. E' andato anche in gol contro la Samp, firmando il momentaneo 2-0 (il risultato finale è stato poi quello di 3-1). Dopo Zaza e Berardi, il Sassuolo si dimostra per l'ennesima volta un'ottima vetrina per i giovani talenti. Ora è ancora presto per emettere verdetti, ma, di questo passo, Pellegrini potrebbe diventare un giocatore fondamentale per i neroverdi. Altro calciatore in rampa di lancio è Karim Laribi. Classe 1991 e l'anno scorso in prestito al Bologna, dove ha collezionato 38 presenze e 8 reti, il numero 10 sta venendo fuori alla distanza, dopo primi mesi dietro le quinte. Potrebbe essere una delle sorprese di questo 2016. Da tenere d'occhio.
Venendo all'attacco, oltre a Sansone, che, dopo un inizio stagione stentato ora è tornato quel veloce attaccante esterno dotato di una grande tecnica, i migliori centravanti di questa stagione sono stati paradossalmente due "riserve": Floro Flores e Floccari. Il primo ha deciso le prime due giornate di campionato contro Napoli e Bologna, e anche quando viene utilizzato non delude mai. Mentre Floccari, da semplice rincalzo ha conquistato un ruolo importante nel 4-3-3. Dopo la decisiva rete realizzata a Palermo alla 5^ giornata, l'ex Lazio e Parma ha realizzato altre 3 reti, tra le quali quelle decisive contro Fiorentina e Verona, in altre 6 presenze. Bocciati, invece, Defrel, a secco dalla gara contro il Chievo del 27 settembre e in generale deludente fino a questo momento e... Berardi. Può sembrare assurdo, ma "Mimmo" poteva fare complessivamente di più. Va bene, 2 gol, qualche assist e diverse giocate importanti. Il talento non si discute, tuttavia ci vorrà ben altro perché a fine stagione il talento calabrese possa finalmente approdare in una big. Senza dimenticare la sua ennesima perdita di controllo, questa volta in occasione di Genoa-Sassuolo, con un fallo di reazione su Ansaldi che gli è costata l'espulsione e 3 giornate di squalifica. A causa del rinvio di Sassuolo-Torino al prossimo 20 gennaio, Berardi lo rivederemo in campo direttamente nel 2016. Sperando in un suo miglioramento dal punto di vista caratteriale.
Tirando le somme, il campionato è ancora lungo. Nessuno dalle parti di Sassuolo pretende la zona Europa League. Ma con una squadra così efficace e ordinata, sognare non costa nulla.