'Avanti tutta, viola!' E' questo il motto che campeggia alle porte dell'Artemio Franchi. La squadra di Paulo Sousa è chiamata a dare una risposta alle critiche, dopo l'inaspettata eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del modesto Carpi. Il tecnico portoghese, amareggiato e deluso per la sconfitta di mercoledì, prepara la riscossa in campionato, avversaria di giornata il Chievo di Maran.
I toscani rispolverano l'artiglieria pesante, ma i veronesi proveranno ad evitare la passerella dei padroni di casa. Occhio ai clivensi, che quest'anno avevano iniziato benissimo, e che dopo un breve periodo di appannamento mirano a tornare l'esaltante squadra di agosto. La società viola (e in particolare Andrea Della Valle, atteso a Firenze per i soliti appuntamenti natalizi) si aspetta una pronta reazione, confidando nel calcio champagne espresso fino ad ora da Kalinic e compagni. Occorre andare in vacanza sereni e con l'animo leggero, il modo migliore per farlo è certamente tornare alla vittoria, dopo le ultime pesanti sconfitte (Juventus e, appunto, Carpi).
La grande novità di domenica potrebbe essere l'inserimento di Giuseppe Rossi. Pepito, dopo l'esclusione dall'undici iniziale anche in Coppa, reclama spazio e Sousa potrebbe concedergli una chance. I tre punti servono come il pane e, a meno di clamorose sorprese, l'inserimento dell'attaccante ex Villarreal porterebbe l'arretramento di Borja sulla linea dei centrocampisti. Fuori quindi Vecino, con la conferma di Badelj in mediana e Ilicic e Kalinic a completare il tridente. Confermatissimi Alonso e Bernardeschi, dopo l'ottima prova di Torino, sulle due fasce. In porta c'è Tatarusanu, davanti il terzetto difensivo composto da Tomovic, Gonzalo e Astori. Indisponibili Pasqual e il lungodegente Blaszczykowski.
La voglia di riscatto c'è, la possibiltà pure, non resta che rispondere sul campo permettendo di conservare ambizioni e progetti sotto l'albero di Natale. I tifosi lo sanno e per questo caricheranno la squadra nel match di domenica. Non sarà facile, ma battere il Chievo rappresenta una priorità. Per Sousa come per tutto l'ambiente viola, conservando così il secondo posto in attesa di scartare i graditissimi regali del mercato di gennaio.