La Fiorentina, cerca il riscatto in campionato dopo l'eliminazione di mercoledì sera contro il Carpi in Coppa Italia. Di fronte ci sarà un avversario ostico come il Chievo, reduce da due vittorie consecutive. 

Il tecnico dei viola, Paulo Sousa, è intervenuto nell'odierna conferenza stampa: "Sono consapevole, da una parte, che tutti i risultati che abbiamo ottenuto ha creato un’energia che poi non è la stessa quando non riesci più a vincere tanto. I ragazzi hanno una capacità di risposta, che hanno già mostrato anche in gare non vinte, reagendo a difficoltà. Sono convinto che domani andremo a dare questa risposta, con il pensiero della vittoria in testa, sempre vicini alla nostra identità di gioco. Cosa chiedo all’ambiente? Prima di tutto pretendo da me l’attitudine al miglioramento, io sono sempre molto fiducioso nelle persone. Quando una famiglia ha un successo tale nelle sue aziende, prende l’impegno di comprare una società. Farà di tutto per ottenere successo."

L'allenatore portoghese parla poi della squadra di Maran: "Il Chievo? E’ una squadra che sta bene, ha un modulo che conosce a memoria, sa quello che fa ed ha molta fiducia. Difende bene con tutti gli effettivi, per questo dobbiamo avere la pazienza giusta, creando gli spazi necessari e concludere. Trovare due blocchi difensivi ci metterà in difficoltà, per questo dovremo essere bravi a mantenere le giuste distanze tra i reparti"  Sousa continua così: "La squadra aveva già recepito il messaggio, io sono onesto con tutti, principalmente con quelli che mi danno più fiducia. La voglia c’è sempre stata, è stata più a livello individuale che collettivo, questo mi è dispiaciuto. Perdere i sta ma con la nostra identità, come abbiamo già fatto in passato, può succedere durante una stagione. La mentalità che cresce nel corso della stagione e si avvicina sempre di più alla perfezione. Regali a gennaio? Il primo grosso regalino serve domani, per conquistare i tre punti. Dall’inizio mi avete sempre sentito esaltare l’importanza di una mentalità vincente, ho sempre detto che non siamo imbattibili ma vogliamo dare sempre tutto, senza limiti perché sappiamo di non essere al livello di squadre che hanno investito tanto. Non abbiamo le loro possibilità di manovra durante una partita ed una stagione ma siamo riusciti, fino ad oggi, a vincere molto di più delle attese, nel rispetto della nostra identità. Quindi si sono alzate le esigenze da parte di tutti e se una partita poi non va nella direzione per cui lavoriamo dispiace tantissimo. Per consolidare la posizione che abbiamo raggiunto ad ora serve qualcosa in più da tutti noi, a partire da me, la società, i tifosi e i ragazzi. Il miglior regalo è la salute di quelli che già abbiamo, poi se arriva qualche extra ancora meglio."

Sousa parla poi della possibile formazione: "Acciacchi? Solo Kuba e Pasqual, che ha un piccolo infortunio che ce lo riporterà il 28 al ritorno dalle vacanze. Gli altri stanno bene. Fino ad oggi in tutto quello che abbiamo proposto abbiamo ricevuto dei risultati concreti, per cui il modo di allenare deve essere il più vicino possibile allo stile della partita. A livello mentale e fisico, perché la presa delle decisioni richiede una freschezza su entrambi gli aspetti. Noi aggiustiamo i carichi di lavoro, anche durante le vacanze di Natale, come abbiamo fatto a Moena, per arrivare al livello psico-fisico ideale per giocare una partita." Chisura su Giuseppe Rossi con la possibilità di mandarlo in prestito a gennaio: "Il mio primo pensiero è al giocatore, io capisco sempre i singoli e cerco di aiutarlo ad essere felice. Se lui crede che quello sia il miglior passo da fare lo deve affrontare. Finché è con noi, il mio compito è aiutarlo a partecipare alla vittoria della squadra".