Pratica Belenenses archiviata, adesso i viola sono autorizzati a pensare soltanto alla Juventus. Una sfida che per Firenze ed i fiorentini non può essere come le altre. Per alcuni è la sfida che vale una stagione, per altri è più semplicemente la partita contro i nemici più odiati.
Quest'anno però la squadra di Paulo Sousa arriva al big match di domenica in salute e con 5 punti in più dei bianconeri. Una piacevole novità rispetto agli ultimi campionati, frutto dell'ottimo lavoro del tecnico portoghese e della partenza "a rilento" della squadra di Allegri. Fatto sta che anche in caso di vittoria i bianconeri potrebbero soltanto avvicinarsi ai viola, rilanciandosi definitivamente ma non superandoli.
La Fiorentina arriva alla sfida dello Juventus Stadium forte, oltre che della seconda piazza in classifica, anche di un gioco spumeggiante, biglietto da visita di una squadra che può vantare il miglior attacco della Serie A (30 reti segnate, a pari con quello della Roma) e la terza miglior difesa (12 le reti subite, come il Napoli). Buffon però ne ha subiti soltanto 11 e non raccoglie il pallone in fondo al sacco dalla trasferta di Empoli quando fu Maccarone a trafiggerlo. Fondamentale, dunque, sarà la presenza di Kalinic. Il nove viola capace di segnare da solo un terzo delle reti di tutta la squadra. Reti che l'anno scorso sono mancate e che valgono ben 9 punti in più rispetto alla scorsa stagione (32 contro i 23 dello scorso campionato). Al contrario i bianconeri ne hanno 9 in meno (27 contro i 36 dello scorso anno).
Ad arbitrare la contesa sarà Orsato come accaduto già tre volte. Il bilancio è di 1 pareggio e 2 vittorie per i bianconeri. Sembra dunque arrivato il momento giusto per un'inversione di tendenza.