Il girone europeo della Fiorentina si conclude al Franchi - fin qui campo nemico, battute d'arresto con Basilea e Lech - con il Belenenses di Sa Pinto. L'undici di casa deve racimolare un punto utile a rintuzzare l'attacco della squadra portoghese e del Lech, impegnato in Polonia con il già qualificato Basilea. Il pari in Svizzera, da 0-2 a 2-2, con il rosso a Roncaglia e la doppietta di Bernardeschi, costringe la Fiorentina a un ulteriore impegno per non salutare in netto anticipo l'Europa League.
Il calendario non sorride, perché la partita di questa sera va ad incastonarsi solo pochi giorni prima rispetto all'atteso confronto con la Juventus del week-end. I bianconeri - in campo martedì con il Siviglia in Champions - chiedono allo scontro con la Fiorentina un tagliando d'alta classifica, la vittoria numero sei in altrettante uscite, per avvicinare ulteriormente la vetta della massima serie.
Sousa deve quindi giocare su due tavoli, non può snobbare l'impegno di questa sera - aldilà della superiorità del suo gruppo - 0-4 in Portogallo - ma deve considerare la difficoltà della chiamata di A, utile a testimoniare la forza della Fiorentina nella lotta al titolo.
Il rotondo successo sull'Udinese - con contro-sorpasso al Napoli - nobilita il cammino della Fiorentina e conduce all'impegno di Coppa con il vento in poppa. Tanti intrecci nella gara odierna, Sousa ritrova una formazione portoghese e soprattutto Sa Pinto, compagno di campo e avversario del passato. Nel 2012, Sousa - allora allenatore del Videoton - stende lo Sporting di Sa Pinto e ribalta le gerarchie scritte con un primo tempo perfetto.
Ora, l'Europa League ri-avvicina i due e propone una rivincita pericolosa, perchè il Belenenses ha poco da perdere, e può, con una vittoria, scrivere una pagina di storia.
Senza Roncaglia - out per squalifica - P.Sousa pensa a una rivoluzione d'attacco. Riposo - almeno al via - per Kalinic e Ilicic, con Giuseppe Rossi e Babacar a guidare l'offensiva viola. Per Rossi, soprattutto, un'occasione importante per risalire la china, dopo le numerose panchine del recente periodo. Borja Valero si abbassa in mediana, per un 3-5-2 equilibrato. Con lo spagnolo, Mati Fernandez e Suarez. Badelj in panchina. Esterni Gilberto e Pasqual. Fuori per infortunio Kuba. Davanti a Sepe, Alonso, Astori e Tomovic.
Belenenses in campo con il 4-3-3. Ventura difende i pali, linea dietro composta da Andrè Geraldes, Brandao, Tonel e Filipe Ferreira. In mezzo, Andrè Sousa perno centrale, mezzali Ruben Pinto e Ricardo Dias. Leal è il riferimento davanti, ai suoi lati Kuca e Sturgeon.
P.Sousa "La gara contro il Belenenses sarà molto importante, perché una squadra come la Fiorentina deve dare tutto anche in Europa League. L'inizio del girone è stato difficile, ma vogliamo chiuderlo nel migliore dei modi e tornare di nuovo protagonisti a febbraio".
"Ci troveremo di fronte una squadra che ha già vinto a Basilea e che verrà qui per ottenere un risultato storico [la prima qualificazione ai sedicesimi della sua storia], perciò servirà molta convinzione da parte nostra".
"Quella di domani (oggi) sarà una bella partita e servirà molta qualità per fare in modo che il nostro cammino in Europa League prosegua. Il nostro gioco parte dal principio di essere protagonisti e chi entra in campo deve aiutarci a vincere ogni partita".
"Tutti i giocatori in rosa lavorano per avere una possibilità. Talvolta bisogna prendersi dei rischi, ma cercherò di schierare una squadra che abbia grande qualità e ci permetta di centrare il nostro obiettivo".
Fischio d'inizio alle 21.05, dirige il russo Bezborodov.
La classifica del Gruppo I:
Basilea 10
Fiorentina 7
Lech 5
Belenenses 5