Relativamente buona la prima. Gigi Delneri torna in panchina dopo due anni, da allenatore dell'Hellas Verona, e la prima partita è una vittoria. Sofferta, ma pur sempre una vittoria. La vittima è il Pavia, che deve abbandonare la Coppa Italia dunque al quarto turno (sedicesimi di finale) interrompendo il sogno iniziato con la vittoria sul campo del Bologna. Il risultato finale è un 1-0 arrivato nel recupero grazie al volto inaspettato, quello di Claudio Winck, dopo una partita tutt'altro che divertente, nella quale il tecnico ha fatto esordire tanti giovani, schierandoli insieme a veterani quali Luca Toni, Jankovic e Hallfredsson.
Il Verona comincia subito ad attaccare con bassa intensità, non riuscendo a far prevalere il tasso tecnico superiore e appoggiandosi soprattutto sul rientrante Toni. Subito Tupta con personalità ci prova dalla distanza, trovando la risposta di Facchin. Il Pavia ci prova con lanci lunghi, abbastanza velleitari, verso gli attaccanti. Sono più gli errori del Verona a favorire gli attacchi lombardi, anche se alla mezz’ora Bellazzini impegna e non poco Gollini con un ottimo colpo volante da fuori, nato da uno spunto di Ghiringhelli. Di tutta risposta ci prova Toni, in girata di testa sul primo palo, senza trovare la porta. Delneri perde il giovane Badan intorno al 40’, e deve inserire Souprayen. L’ultima parola di un primo tempo non indimenticabile ce l’ha ancora il Pavia, con un sinistro abbastanza centrale e poco pericoloso sempre di Bellazzini.
Nella ripresa la solfa non cambia, anzi se possibile peggiora. I ritmi sono ancora più bassi e la squadra di Marcolini prova ad approfittarne. Ancora Toni e Bellazzini ci provano, il primo con una rovesciata e il secondo su punizione, nei primi minuti. Il risultato è lo stesso: prese facili dei portieri. Dopo una parte centrale veramente sotto tono e senza occasioni, al 76’ finalmente il Verona riesce a mettere Toni nelle condizioni di concludere con una certa facilità: è Tupta che a sinistra ispira e crossa al centro per la testa del veterano, è bravissimo Facchin a respingere a terra. Pochissimo da segnalare, se non la classica girandola di cambi. Al 75' in particolare arriva una mossa che cambia la gara: il brasiliano Claudio Winck entra in campo al posto di Checchin, vittima di crampi, e nel primo minuto di recupero si trova una palla al bacio in piena area, crossata da Hallfredsson da sinistra e lisciata da Biasi. Per l'ex Internacional è un gioco da ragazzi appoggiare in porta alle spalle di un Facchin non perfetto.
E' il gol che decide il match, perchè per il resto del recupero non succede più nulla. E a fine partita Winck si sfoga ai microfoni di Rai Sport: "Una grande felicità per me, ho portato pazienza per le tante partite in panchina, alla prima opportunità ho fatto un gol, per me è grandioso. Adesso voglio giocare un po' di più, il cambio dell'allenatore è un bene per me, non so perchè non giocavo prima". Il primo volto del nuovo Verona di Delneri è lui: gli scaligeri volano agli ottavi di Coppa Italia, li attende una trasferta difficilissima al San Paolo, contro il Napoli. Per Marcolini resta la soddisfazione di aver sfiorato il miracolo.