Che questo sia il campionato più bello degli ultimi dieci anni, per ora, non c'è nessun dubbio, con circa sei squadre in corsa per il Tricolore. Ma tralasciando le "solite" compagini, il fattore che sta rendendo imprevedibile ogni giornata di questo campionato è l'andamento sontuoso delle squadre reclutate come piccole, ma che stanno disputando un campionato ai limiti della perfezione per quanto concerne gioco e risultati. Ieri è stata la massima espressione di tutto ciò. Andiamo a vedere ai raggi X le sorprese di questo campionato.
Empoli. Senza Sarri? No problem. L'Empoli, con l'avvento di Giampaolo e dopo alcune cadute nelle prime giornate, adesso sembra aver trovato la quadratura del cerchio; infatti lo dimostrano anche i risultati, che vedono la squadra Toscana battuta una sola volta nelle ultime cinque partite (1-3 con la Juventus), per il resto due vittorie e due pareggi sui proibitivi campi di Sampdoria e Fiorentina.
La vittoria, seppure fortunata, contro la Lazio di ieri è stata la ciliegina sulla torta di una squadra che è riuscita a trovare compattezza e gioco corale, mantenendo sempre il vizio di segnare su calcio d'angolo come dimostra ieri il gol di Tonelli. Non ci sono più Rugani e Valdifiori ma i giovani Barba e Paredes non li stanno facendo rimpiangere. In avanti, la premiata ditta: Saponara, l'immortale Maccarone e Pucciarelli, sempre una spina nel fianco delle difese avversarie.
Se gli uomini di Giampaolo continuano così, la salvezza può arrivare prima del previsto.
Atalanta. L'ammazza grandi è tornata. Dopo l'ultima vittoria in campionato, datata 28 Ottobre (vittima la Lazio), gli uomini di Reja hanno ripreso a vincere proprio contro una squadra capitolina, in casa della Roma imbattuta con l'Atalanta all'Olimpico da più di 18 anni.
I nerazzurri non sono mai una sorpresa per quanto riguarda le zone medie della classifica ma, essendo a 3 punti dal quinto posto che vale l'accesso all'Europa League, niente è precluso. Certo, il campionato è ancora lungo, ma le prestazioni di Gomez e Maxi Moralez non sono certo passate inosservate, così come il ritorno al gol di Denis che ieri ha fatto 54 con la "Dea". Il perfetto equilibrio della squadra in tutti i reparti viene contrassegnato dallo 0 in casella della differenza reti, a conferma di una squadra granitica, come da tradizione, che non lascia un attimo di respiro.
Per la salvezza non ci dovrebbero essere problemi ma se l'appetito vien mangiando...
Torino. La squadra di Ventura non è certo una sorpresa del nostro campionato, ma merita di essere citata per la costanza di rendimento che questa squadra dimostra da due anni a questa parte. Tanto possesso palla, specialmente tra i tre di difesa e poi verticalizzazioni improvvise con i tre centrocampisti che sono Baselli, Vives e Benassi. La capacità del Torino è quella di saper fare calciomercato, valorizzando giocatori e vendendoli a cifre considerevoli come Cerci, Immobile e Darmian; allo stesso tempo però Cairo investe i soldi in 4-5 giocatori promettenti che possono fare le fortune della Torino granata come Baselli, Benassi e Belotti.
21 punti che potevano essere di più, senza quel periodo di appannamento con 0 vittorie in 5 partite, ma la certezza è che il Toro lotterà con tutte le sue forza nel tentativo di centrare di nuovo l'impresa della qualificazione in Europa League.
Sassuolo. Ultimo, ma non per importanza, è il magico giocattolo di Di Francesco, il Sassuolo. Indiscutibilmente la più bella realtà del calcio italiano, capace di avere in formazione 10/11 del nostro paese.
Nonostante la partenza di Zaza, l'ex tecnico del Pescara ha avuto innesti importanti dal mercato come Defrel, Politano e Falcinelli che sono giovani di tutto rispetto e che stanno ben figurando in campionato. Genio e sregolatezza è sempre Berardi, trascinatore con le sue giocate, ma spesso vittima di pericolosi black-out, vedi Genova.
E' una squadra che gioca a calcio il Sassuolo ed è per questo che non deve sorprendere il settimo posto (che era quinto fino a ieri) in campionato: calcio veloce, esterni sempre frenetici, con una difesa composta da centrali affidabili come Acerbi e Cannavaro a non credeva più nessuno e davanti il tridente Sansone-Berardi-Floro Flores.
Con un ambiente cosi è lecito sognare.