Il Frosinone riscatta la batosta subita la settimana precedente con l'Inter rifilando 3 reti al Verona, ma rischiando di essere recuperato in un secondo tempo giocato in modo un po' troppo distratto; la squadra di Mandorlini ha sfiorato il pareggio grazie alla determinazione e al cuore, ma il gioco latita ancora e la salvezza rimane un miraggio.

Allo Stadio Matusa di Frosinone la sfida salvezza tra i padroni di casa e il Verona si gioca alle ore 15 e vale per la quattordicesima giornata di Serie A. I ragazzi di Stellone, terzultimi in classifica, con una vittoria supererebbero il Bologna sconfitto nell'anticipo del sabato dal Torino, salutando la zona retrocessione, e confermerebbero la buona media punti casalinga; i veneti, ancora ultimi insieme al Carpi, sono obbligati ad uscire da una crisi che non sembra avere fine, mai vittoriosi, reduci da due sconfitte interne consecutive e da 4 match senza gol segnati.

Stellone schiera il solito 4-4-2, con il rientro in attacco di Dionisi, assente contro l'Inter, assieme a Ciofani; Mandorlini propone il suo classico 4-3-3, con il rientro dal primo minuto del capocannoniere dello scorso campionato Luca Toni, insieme a Gomez e Siligardi.

Lo scontro è alla pari fin dai primi minuti, senza occasioni clamorose ma con buoni ritmi di entrambe le compagini; la svolta della partita avviene al 20', quando, in un impeto di nervosismo, il portiere gialloblu Rafael rifila una gomitata a Paganini, l'arbitro Rizzoli vede tutto e caccia l'estemo difensore del Verona, concedente inoltre il rigore per il Frosinone. Mandorlini richiama in panchina Siligardi e inserisce il secondo portiere Gollini, che nulla può però sul tiro dagli 11 metri di Ciofani. Ciociari in vantaggio, ma per quasi tutto il resto del primo tempo la reazione del Verona è concreta e produce almeno due palle-gol limpide per Toni e Viviani. La retroguardia veronese però non è esente da colpe quando al 40' un cross in mezzo all'area viene trasformato ancora da Ciofani nel raddoppio frusinate con una incornata di testa all'angolino. Su questa beffa per il verona si conclude la prima frazione.

Dopo tre minuti del secondo tempo il Frosinone chiude i conti grazie a Dionisi, che solo davanti a Gollini realizza il suo quarto gol in Serie A. Il Verona subisce il colpo e sembra non riuscire più a reagire; al 69' però una punizione rasoterra di Viviani sorprende Leali e riaccende gli animi dei veronesi. Cinque minuti dopo Moras su corner svetta tutto solo e accorcia notevolmente le distanze. Con il cuore i veneti si lanciano in avanti nell'assalto finale, senza però riuscire nell'impresa. 

Il Frosinone si porta a 14 punti, relegando al terzultimo posto il Bologna a 13; il Verona rimane in una situazione disperata, nuovamente ultimo, ma ora da solo a 6 punti dopo che il Carpi, battendo il Genoa, si è portato a 9.