La Lazio di Stefano Pioli, attualmente all'ottavo posto in classifica, domani affronterà l'Empoli allo Stadio Carlo Castellani. Dopo la vittoria in Europa League che ha reso il clima a Formello meno teso, i biancocelesti sono vogliosi di riscatto anche in campionato, visto che la vittoria manca da quattro giornate.
Stefano Pioli ha svolto nel primo pomeriggio la conferenza pre match, parlando innnanzitutto delle chiavi del successo biancoceleste: "I miei ragazzi devono essere più attenti in difesa e più bravi a concretizzare in fase offensiva. Solo così si ottengono risultati importanti e si diventa migliori. In campionato non vinciamo da un mese. Dobbiamo giocare con molta compattezza contro un ottimo avversario. Vogliamo fare la partita e tornare a fare 3 punti”.
L'ultimo successo della Lazio a Empoli in Serie A è datato novembre 2005, ma in generale i biancocelesti fanno fatica a fare risultato fuori dall'Olimpico: "Io credo che sia più un problema mentale. I risultati negativi ti tolgono autostima e fiducia, ma ho a disposizione giocatori giovani molto e ragazzi più esperti altrettanto forti. Ora serve una prestazione di personalità. Equlibri? Gli equilibri sono sempre importanti. Dobbiamo sfruttare meglio il volume di gioco che creiamo e non concedere nulla agli avversari. Gli equilibri sono importanti, è la squadra che deve lavorare bene in maniera compatta. Non conta il modulo, ma come scendiamo in campo".
La Lazio è reduce dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League e domani proverà a vincere contro un Empoli reduce dal buon pareggio di Firenze. Quali le differenze tra il Dnipro, avversario europeo, e i tocani? "Non è facile rispondere - dice il tecnico - Il Dnipro è una buona squadra, non so dire nel nostro campionato che risultati può ottenere, giocare in Europa è diverso rispetto all’Italia. Con il Dnipro siamo stati squadra tutta la partita e dopo il gol abbiamo reagito subito. Questo è quello che mi aspetto domani contro l’Empoli. Credo che in Europa gli allenatori avversari preparino meno le partite, qui siamo molto più attenti e preparati. Giocare in Italia è più difficile. Io credo che i percorsi siano differenti rispetto all’anno scorso. Nell’ultima stagione siamo stati bravi a credere in un certo tipo di atteggiamento e poi i risultati ci hanno dato convinzione. In questa stagione è tutto diverso, io non vedo una squadra brutta e una situazione disastrosa. So solo che la classifica non è buona, ma so pure che noi possiamo essere protagonisti in tutte le competizioni. Su Douglas non voglio aggiungere altro, abbiamo delle partite importanti che ci aspettano, la società sa già che serve un difensore per gennaio".