L'infortunio è arrivato nel momento peggiore, quando piano piano quella scimmia ingombrante da 20 milioni di euro si stava togliendo dalle spalle di Andrea Bertolacci. Criticato nelle prime partite, atteso ora al rientro per ridare idee e ossigeno al centrocampo del Milan.
In estate il suo acquisto era stato deciso proprio per questo motivo. Arricchire di qualità un centrocampo troppo muscolare e poco propenso a costruire. Il prezzo fatto dal mercato gli ha messo subito addosso una grande pressione. Se si aggiunge il fatto di una condizione fisica non al top nelle prime partite, ecco che le prestazioni anonime sono arrivate e puntuali insieme a loro mugugni e interrogativi su di lui e sulla scelta rossonera in estate. Bertolacci non ha mai perso la calma e anche quando ha detto che lui ci mette un po' ad entrare in condizione, che non si era ancora visto il vero Bertolacci, in pochi gli hanno dato ascolto. Nelle tre vittorie contro Sassuolo, Chievo e Lazio il Milan è sembrato in crescita, in parallelo con Bertolacci. Più nel vivo del gioco, più pericoloso con i suoi inserimenti, come nel caso del gol all'Olimpico. Sembrava essere una gara svolta per tutti, per lui e per il Milan. Un colpo di tacco, per tenere una palla in campo, lo ha però costretto a fermarsi proprio sul più bello. Niente Nazionale e neppure Atalanta e Juventus. Lui ci ha provato a tornare, il Milan ha provato a recuperarlo, ma non è bastato.
Nelle ultime due partite il centrocampo del Milan è stato messo sotto dagli avversari e di questo ne ha risentito tutta la squadra. Poco protetta la difesa e attaccanti abbandonati al proprio destino. Contro la Sampdoria Mihajlovic spera con tutto il cuore di poter tornare a contare su Bertolacci. Per riformare il trio con Kucka e Montolivo che sembrava in netta crescita prima dello stop dell' ex Genoa. Certo non può essere lui la cura di tutti i mali rossoneri, ma una grossa mano, quella sì, Bertolacci è in grado di darla a questa versione timida e impaurita del Diavolo.