Qualcosa si è rotto, in quel di Spezia: la bella formazione ammirata lo scorso campionato infatti, nonché protagonista di un buon inizio di stagione, non riesce più a vincere da ben 6 turni, un vero e proprio tracollo per una compagine che vorrebbe quantomeno lottare per i playoff. E, come spesso succede in questi casi, a farne le spese è stato l’allenatore Nenad Bjelica, esonerato dalla società dopo la sconfitta contro il Novara. Giunto in Liguria l’anno scorso, il croato ha subito sorpreso gli addetti ai lavori per il suo modo di giocare offensivo e spregiudicato, che ha reso lo Spezia vera mina vagante della competizione, abile a raggiungere la fase finale della serie B con ben 67 punti e un rapporto di gol fatti/subiti pari a 59/40.
Bottino ricco e tante aspettative per questo campionato che, però, non si sono realizzate. La formazione ligure, infatti, staziona al quindicesimo posto ed ora dovrebbe addirittura preoccuparsi di evitare la zona-retrocessione, ora distante solo due punti. Era partito bene, lo Spezia, inanellando una buona serie di risultati dopo il primo stop di Bari, vincendo fuori casa con Salernitana e Livorno e scivolando solo con il Cesena. Dopo l’1-0 con la Ternana, giornata 7, una lunghissima febbre anti-vittoria, iniziata proprio con la caduta al Manuzzi. Inammissibile per la società, intenzionata subito ad invertire il senso di marcia.
Poche righe, quindi, per ricordare quanto fatto dall’ormai ex mister: "Lo Spezia Calcio comunica che il signor Nenad Bjelica è stato sollevato dall'incarico di responsabile tecnico della Prima Squadra. La Società intende ringraziare il tecnico croato per quanto fatto con le Aquile, per l'immancabile impegno e la professionalità dimostrati ed augurano allo stesso le più grandi fortune per il prosieguo della carriera". L’esonero di Bjelica è il quarto di questa serie B e, se molte squadre continueranno ad avere il loro rendimento, credo che non sarà l’ultimo. Non ci resta che augurare buona fortuna all’ex allenatore dello Spezia, nella speranza di rivederlo presto su una panchina importante.