Il solito Antonio Conte senza alcun pelo sulla lingua è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa per parlare delle amichevoli che l'Italia disputerà contro Belgio e Romania. Il mister della Nazionale ha analizzato la situazione degli infortunati che in occasione dello scorso raduno avevano lasciato il ritiro forse prematuramente, preferendo il recupero fisico alla maglia dell'Italia, oltre a dispensare consigli oltreoceano per Pirlo e Giovinco, speranzosi di una chiamata. 

Il primo messaggio, come detto, è riferito ai due talenti di Napoli e Sassuolo, con Conte che sottolinea l'importanza del vestire la maglia della Nazionale: "E' una cosa storica, so cosa significa e le emozioni che trasmette questa maglia. Ragione per la quale credo che non è giustificabile non capire il valore di quello che si indossa. Insigne e Berardi? Non ho voluto avvisare nessuno, ho sempre detto che avrei voluto che questa squadra rendesse orgoglioso il popolo italiano e che desse emozioni positive, volevo giocatori che sentissero questa maglia come una seconda pelle. Al centro del nostro progetto abbiamo messo il gioco, non il singolo elemento, anche perchè penso che per avere un minimo di chance e fare qualcosa di importante è giusto affidarsi al gioco e non al singolo. Se pensiamo di vincere col singolo è meglio che ce ne torniamo già a casa".

Tuttavia, l'ex mister della Juventus si è soffermato successivamente sulle motivazioni tecniche legate all'esclusione del duo: "Poi il gioco farà emergere le qualità dei singoli. In secondo luogo abbiamo sempre guardato alla moralità, agli atteggiamenti in campo e fuori dal campo, la passione, l'entusiamo e la voglia di chi viene qui in Nazionale. Sono concetti che ho spesso ripetuto ma che mi sembra giusto ribardirli ogni tanto. Tra i miei giocatori c'è chi si è messo a disposizione, chi non lo ha ancora capito e chi sta cercando di capirlo a poco a poco. Non ascolterò venti dal Nord o dal Sud, se vogliamo fare qualcosa di straordinario ho bisogno di giocatori straordinari sotto questo punto di vista. Insigne e Berardi rimasti a casa per scelta tecnica".

Anche se Conte non vuole lanciare messaggi, la convocazione di Lorenzo De Silvestri sembra andare proprio in tal senso, con il terzino della Sampdoria che è stato convocato dopo essersi ripreso da un lungo infortunio: "Ripeto che non c'è un discorso soggettivo, ma generale, che si basa su alcuni punti fermi detti da inizio percorso e che vogliamo rinforzare di mese in mese. Vediamo il lato positivo, la convocazione di De Silvestri: il ragazzo si è rotto il ginocchio per noi, alla prima possibilità che ho avuto l'ho convocato perchè merita e perchè per noi si è rotto il ginocchio. Voglio dei giocatori così. Un altro bel riferimento è Verratti, ha giocato contro l'Azerbaigian con un problema al polpaccio e col rischio di farsi male. Qualcun'altro avrebbe forse alzato bandiera bianca. Voglio giocatori che quando arrivano qui a Coverciano devono dare tutto per l'Italia. Quando ho chiamato la Samp per De Silvestri erano dispiaciuti quanto me".

In vista degli Europei che si terranno nell'estate del 2016 Conte cercherà di valutare anche le prestazioni di quei giocatori che non militano più nel campionato italiano. E' il caso di Stefano Okaka e di Stephan El Shaarawy"E' stato fatto un percorso con un determinato gruppo che ci ha fatto terminare primi ed imbattuti nel girone, ragione per la quale non posso non tenere conto di questo. Detto questo, guarderò con attenzione quello che accade, ne è testimonianza la convocazione di Okaka, richiamato dopo l'Albania. Cerci sta rigiocando bene. Se ci saranno altri verranno convocati: ma come si suol dire si dice 'aiutati che Dio ti aiuta'. Già oggi sono in difficoltà nel pensare chi dovrò lasciare a casa di questi ragazzi".

Stesso dicasi anche per l'Under 21: "Do sempre uno sguardo all'Under. Bernardeschi? Dovesse continuare a giocare in questo modo, unendo qualità e quantità, rappresenta un giocatore da tener d'occhio. Ripeto, da qui a giugno ci sono spazi aperti, ma dovranno essere occupati in maniera seria ed a 360° gradi".

Dall'Italia e dall'Europa al capitolo Stati Uniti ed Mls dove giocano Pirlo e Giovinco che potrebbero tornare utili in vista di Euro 2016. Conte spiega così la situazione, soffermandosi maggiormente sull'ex regista della Juventus: "Giovinco non è qui perchè ha una distorsione al ginocchio, altrimenti farebbe parte del gruppo. La mancata convocazione di Pirlo era prevista, avendo smesso già da due settimane di giocare. C'è da parte mia l'esigenza di fare delle valutazioni importanti, anche perchè Andrea è un calciatore del quale ho una stima immensa, ma devo anche essere molto freddo nelle analisi e ricordarmi che andrà per i 37 anni. Vediamo, adesso in America riprenderanno a marzo, farò le mie valutazioni. Però devo iniziare chiaramente a guardarmi intorno e a prendere in considerazione l'ipotesi di poter pensare anche al fatto che Pirlo possa non esserci più in nazionale. Sono convinto che nel nostro campionato Andrea potrebbe ancora fare la differenza. Di sicuro se tornasse in Italia sarebbe meglio perchè avrei la possibilità di vederlo più spesso, sarei contento se andasse in una qualunque delle squadre di Serie A".

Infine, in chiusura, il parere di Antonio Conte sui prossimi avversari degli azzurri, le Furie Rosse del Belgio: "Il Belgio è una squadra che ha avuto una crescita enorme, avremo di fronte un top team. Ho scelto questa amichevole proprio perchè voglio tastare la squadra e capire effettivamente a che punto siamo, capire dal punto di vista tattico se possiamo permetterci o meno alcune situazioni. Sono molto curioso di vedere cosa faremo, abbiamo diversi assenti nella zona nevralgica del campo, però cercheremo di prepararla nella giusta maniera".