Chi avesse ancora qualche dubbio sulla crudeltà degli dei del calcio, potrebbe anche ricredersi. Le streghe dell'eurogol di Pirlo del 30 novembre scorso all'ultimo minuto si sono ripresentate per i tifosi granata allo Stadium. Inevitabile, visto il clima da Halloween che, senza un vero perché,  si respira in tutta Italia, ma ancora più difficile da digerire. Esattamente come l'anno scorso, il Toro ha risposto colpo su colpo ai bianconeri, sfiorando la vittoria ma soccombendo a pochi metri dal traguardo, illuso dal cioccolatino di Bovo sotto la traversa e poi colpito in maniera goffa e beffarda da Cuadrado. Sorride Allegri che fa suo il derby della Mole numero 141, ma i limiti di questa Juventus sono stati ancora ben evidenti in campo.

La gara.

Allegri, come spesso capita in questa stagione, sorprende tutti e cambia ancora: non sarà 4-3-3 come ipotizzato alla vigilia, ma i bianconeri si schiereranno con il 4-3-1-2 con Hernanes ad agire tra trequartista alle spalle Dybala e Morata. In panchina restano Cuadrado e Mandzukic.

Soltanto una novità in casa Torino rispetto alle indiscrezioni della vigilia: nel preannunciato 3-5-2 a centrocampo non ci sarà Benassi ma Acquah ad affiancare Peres, Vives, Baselli e Molinaro.

La Juventus comincia con “l’handicap”. Nel senso che dopo soli nove minuti di gioco perde subito Khedira per infortunio (l’ennesimo). L’ingresso di Cuadrado e il passaggio al 4-3-3 con Hernanes mezz’ala, però, non penalizzano la Juve, che anzi al 19’ passa: Cuadrado mette dentro per Pogba, che sfrutta il velo di Dybala, e trova un pallonetto di collo pieno che beffa Padelli. Esultanza anche polemica per il francese, bersagliato dalla critica per le ultime apparizioni non scintillanti. L’1-0 non demoralizza il Toro, che va vicino al pareggio con l’ex Quagliarella al 30' che di destro sfiora il palo mettendo paura ai 39mila dello "Stadium" , ma rischia anche di subire il raddoppio bianconero al 33': Dybala, scatenato, dal limite prepara il sinistro che sfiora il palo. L’equilibrio resiste fino all’intervallo, con la Juve che chiude avanti di un gol e con più sicurezza in sé stessa.

Nella ripresa la Juve viene immediatamente freddata. Al 52’ Bovo calcia malissimo una punizione sulla barriera, ma riprende la ribattuta e scarica un sinistro terrificante che si infila sotto la traversa. 1-1. Serve poi un intervento eccezionale di Buffon, due minuti più tardi, per negare il raddoppio al Torino: corner e stacco di Glik sul quale il portierone della Nazionale vola in maniera sublime. La Juventus non riesce più a creare veri pericoli, il Toro insidia ancora la porta di Buffon con Glik e un cross deviato del neo entrato Zappacosta. Nel finale succede di tutto. Bonucci colpisce una traversa clamorosa al 90’ di testa, poi Padelli salva su Marchisio. Sembra finita e invece il Torino, come nella scorsa stagione, viene punito all’ultimo respiro: Alex Sandro, appena entrato per Dybala, mette dentro un pallone che Cuadrado deve solo spingere dentro. È il 93’, è finita, è 2-1 Juventus.