Due partite, due vittorie, contro Sassuolo e Chievo Verona. Il Milan comincia a respirare e ritrova linfa e ossigeno, anche se continua ad annaspare nel marasma generale. Tuttavia ci sono piccoli, timidi segnali positivi, da parte della difesa, a tutti gli effetti il reparto più in difficoltà nel primo quarto di stagione. Solo una certezza, Romagnoli, di fronte all’indecisione riguardo il compagno di reparto: dopo diversi esperimenti, infortunati e squalificati, Mihajlovic sembra aver trovato il bandolo della matassa.

Per ora, e nelle ultime due gare l'ha dimostrato, il partner in crime ideale per il giovane nativo di Anzio, è il veteranissimo Alex: il roccioso centrale brasiliano si sta lasciando alle spalle i guai fisici e i disastri (Udinese-Milan 2-3, per non dimenticare) e si è rivelato il mentore adatto per Romagnoli. Tre partite, due gol subiti, contro Sassuolo e Chievo: il Milan ha dato una svolta alla poca solidità difensiva fin qui dimostrata in questa stagione. E' tutto il merito della coppia centrale, che pare aver acquisito l’alchimia decisiva per creare il muro difensivo?

Forse si, forse no.

Domenica, a San Siro, contro i neroverdi di Di Francesco, Mihajlovic ha lanciato il baby portiere Gianluigi Donnarumma. Bocciato Diego Lopez? Da un certo punto di vista, potrebbe sembrare di si, ma ci sono diverse chiavi di lettura: senz’altro, il portierone spagnolo non è stato all’altezza delle prestazioni della passata stagione, ma non è il momento di metterlo già alla porta – non più tra i pali -. Questa scelta di lanciare Donnarumma, invece, può essere vista come un messaggio per la difesa.

Diego Lopez non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum fa da sé, ha una notevole esperienza in ambito internazionale, in grado di dare una certa tranquillità alla difesa. Sinisa Mihajlovic, schierando Donnarumma titolare, ha provato a responsabilizzare maggiormente i difensori: con un giocatore sedicenne nel ruolo più delicato in campo, la squadra dovrà proteggerlo con più attenzione ed offrirgli una copertura adeguata per aumentare la sua fiducia. Missione riuscita: la coppia titolare, Alex-Romagnoli, nelle due partite con Donnarumma in campo, ha risposto presente, funzionando senza sbavature, garantendo una sicurezza mai vista in questa stagione, ha fatto dormire sonni tranquilli al giovane numero uno. Solo un gol in queste due partite, peraltro, su calcio di punizione, magistralmente trasformato da Berardi.

FOTO AC MILAN

In questo modo, si spiega pure l’esclusione di Christian Abbiati, inizialmente accreditato come il vice di Diego Lopez, grazie alla sua esperienza e personalità. Una scommessa, finora vinta, da Mihajlovic, che ha voluto responsabilizzare la retroguardia, giocando con il fuoco, con il sacrificio di Diego Lopez. Domenica, il Milan sarà alle prese con la terza prova di maturità: li aspetta una Lazio implacabile all’Olimpico. Dovrebbe tornare Diego Lopez tra i pali, ma davanti a lui, ci sarà una difesa più solida dal punto di vista mentale.