20 milioni di euro sono una cifra importante che mette pressione addosso a causa delle aspettative immediate che tutti hanno nei tuoi confronti. In più se entri in condizione dopo qualche partita, ma la squadra nel frattempo va male ecco che le critiche arrivano puntuali. Bertolacci ha vissuto tutto questo dal suo arrivo al Milan, ma ora le cose potrebbero cambiare in meglio.
Lo spiega lo stesso centrocampista al Corriere dello Sport: "Da sempre tardo un po’ a entrare in condizione anche quando gioco da più anni nella medesima squadra. Sicuramente il cambio dal Genoa al Milan ha influito. Ma, comunque, anche questo rappresenta un momento della mia crescita. Oltre che con la condizione fisica bisogna fare i conti con quella psicologica. Se ora si vedrà il vero Bertolacci? Penso di sì perché il mio stato di forma è nettamente migliorato. Colpa del modulo? No, non c’entrava il modulo. Io mi sono sempre saputo adattare a molti ruoli e ad altrettanti schemi. Ruolo? Mi trovo bene al centro della linea mediana. Quando parto da lì riesco a fornire il massimo rendimento. Ma, il ripeto, sono in grandi di agire come mezz’ala o come ala."
Nell'ultima col Chievo un Milan a due facce, Bertolacci rivela cosa è successo nell'intervallo: "Negli spogliatoi c’è stata una bella strigliata da parte del nostro allenatore. Cosa non andava? Un po’ tutto: eravamo troppo rinunciatari, non andavamo a pressare il Chievo. Nel secondo tempo l’abbiamo messo più in difficoltà. Alla fine meritavamo di vincere con due-tre gol di scarto." Come lui ci sono tanti altri italiani che spesso giocano nel Milan di Mihajlovic: "Questa opera di italianizzazione è molto importante. È giusta e bisogna puntare molto di più sugli italiani, bisogna dare fiducia soprattutto ai giovani. Questo Milan può fare strada. La Nazionale? La conquista della maglia azzurra passa anche dal mio rendimento al Milan dove devo confermare le mie qualità."
L' obiettivo del Milan è il ritorno in Europa, possibilmente in Champions League, in quell'atmosfera unica e magica: "Dobbiamo pensare solo partita dopo partita, è giusto guardare avanti a noi, ma adesso dobbiamo solo ottenere più punti possibili prima della sosta. Il mio obiettivo? Voglio sentire, finalmente, dal vivo e da protagonista la musichetta della Champions League." Infine uno sguardo al momento della squadra e a cosa bisogna fare per migliorare: "Cosa ci manca? La continuità dei risultati. C’è bisogno di fiducia, ma solo con i risultati potremmo far ricredere tutti sulle potenzialità di questo Milan. Dobbiamo assolutamente cambiare marcia anche in trasferta. Già a partire da domenica contro la Lazio, anche se non è certo l’avversario più facile da affrontare per iniziare a vincere con continuità anche in trasferta." Il Milan prova a cambiare, con un Bertolacci al 100% in più finalmente da poter sfruttare appieno.